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No alla guerra e al terrorismo!!

Intervista a Nicoletta Dentico, direttrice esecutiva di Medici Senza Frontiere

Usa, gli aiuti che uccidono

Fonte: Liberazione, 10 Ottobre 2001

Bombe sull'Onu e sui civili.Colpita a Kabul l'agenzia delle Nazioni Unite per lo sminamento. Quattro morti. Il Pentagono rivendica:"Non è stato un errore". Centrato un ospedale.

Nicoletta Dentico è stata la coordinatrice nazionale della campagna italiana contro le mine antiuomo ed è oggi direttore esecutivo della sezione italiana di Medici senza frontiere. Una donna che conosce molto bene le sofferenze delle popolazioni colpite da uno degli ordigni più micidiali mai pensati da mente umana e che, per questo, è ancora più indignata per la distruzione dell'ufficio dell 'Onu in Afghanistan che si occupava dello sminamento. "Usando un linguaggio che non ci è proprio e che appartiene invece a chi conduce le cosiddette "guerre umanitarie" -dice Nicoletta Dentico -i danni collaterali sono andati a colpire persone che lavorano per fare dell ' Afghanistan non un luogo di guerra ma un paese. Hanno colpito quattro sminatori locali, quattro persone che in tutti questi anni si erano impegnate per rendere l' Afghanistan un luogo vivibile, malgrado tutto».

Secondo te come giustificheranno l'accaduto?

Forse parleranno di errore tecnico, non so che linguaggio verrà utilizzato (mentre scriviamo è arrivata la notizia che l'ufficio dell'Onu è stato colpito volutamente perché, secondo gli Usa, nascondeva altre attività ndr). Non oso immaginare fino a che punto la strumentalizzazione verbale e semantica verrà utilizzata. Quello che possiamo dire è che si tratta di una cosa gravissima, direi di un incidente anche molto simbolico, visto che facendo operazioni di "polizia internazionale" si colpiscono gli sminatori. E questo confutada subito l'idea che non si sarebbero toccate le popolazioni civili. Le popolazioni civili si toccano e come e questo episodio squarcia il velo sulle reali implicazioni di questa operazione di polizia internazionale che vuole mescolare in maniera molto ambigua, strumentale e pericolosa l'intervento militare e l'azione umanitaria.

Il compito di questi sventurati che lavoravano per le Nazioni Unite era improbo. L'Afghanistan è un paese infestato da milioni di mine...

Sì, nel paese ci sono circa dieci milioni di mine che hanno infestato il territorio dal 1979 ad oggi. Ormai l' Afghanistan è più una guerra che una realtà geografica e di popolo. E, insieme alla Bosnia e all' Angola, è uno dei paesi più minati del mondo. E' un vero e proprio "paese emergenza" a causa delle mine. La cosa paradossale è che con questa operazione di polizia internazionale oggi vediamo che dal cielo calano le bombe e i medicinali, calano le mine e gli aiuti umanitari. Quindi esiste questo paradosso che anche dal punto di vista della rappresentazione trovo che sia molto fuorviante ma che rappresenta bene la follia nella quale siamo rimasti intrappolati. Inoltre questi lanci umanitari che vengono fatti, i quali sono peraltro molto discutibili dal punto di vista umanitario associati così come sono all'azione militare, lavorano contro tutta l'educazione impartita alle popolazioni civili, ai bambini, alle donne, di non andare in aree che non siano assolutamente sicure, di non toccare niente che non sia assolutamente riconoscibile e di non avvicinarsi ad oggetti che abbiano dei contorni strani. E' evidente che se la popolazione dell'Afghanistan viene invitata a cercare il cibo nèi campi o nelle regioni impervie il pericolo aumenta proprio per la presenza delle mine. E infatti il direttore dell ' Omar Intemational, che è l'organizzazione con cui la campagna internazionale contro le mine antiuomo collabora in una "joint-venture" dal 1998, ha già segnalato che si registra una ripresa degli incidenti, aumentati nell'ultimo mese.

Da dove provengono queste mine?

La gran parte delle mine presenti in Afghanistan proviene dall'ex Unione Sovietica, che adottò la logica della contaminazione totale del territorio afghano per impedire alla popolazione qualunque movimento. Ma ovviamente molte mine occidentali sono state inviate anche ai vari gruppi che combattevano contro l' esercito sovietico, anche mine italiane, arrivate con il beneplacido degli Stati Uniti e dei paesi occidentali. Non dimentichiamo che il presidente Bush, già prima degli attentati, aveva detto no alla messa al bando delle mine antiuomo... Sì, questo è avvenuto lo scorso agosto, quando Bush ha fatto un passo indietro rispetto alla politica di Clinton, il quale aveva annunciato che gli Stati Uniti avrebbero aderito al trattato di Ottawa entro il 2006. Bush si è rimangiato questo impegno e oggi sappiamo che gli Usa non intendono aderire a questo trattato, anzi stanno facendo una grossa azione di propaganda per erodere le fondamenta del negoziato che avevamo avviato tra la società civile e i governi e che aveva portato alla messa al bando di questo micidiale ordigno.

Vittorio Bonanni