<<<

No alla guerra e al terrorismo!!

MENO DI NULLA

di Luigi Pintor

Parole semplici e chiare per definire la sporca guerra che è in corso, editoriale del Manifesto riportato da Liberazione il 6 gennaio 2002. Inimitabile la prosa di Pintor, non per caso definito da Enrico Berlinguer "il migliore giornalista italiano".

Sono 107, sono 32, sono 52, quei disgraziati afghani macellati dalle bombe americane? A Tora Bora o in un villaggio a sud-est? E' accaduto ieri come mi ha detto un televideo in un bar o alla vigilia di Capodanno come mi dicono qui al giornale? Non ha nessuna importanza. l giornali non avranno queste schifezze in prima pagina o useranno il condizionale. Il Pentagono non smentirà ne confermerà e continuerà a bombardare come echi gli pare finché lo riterrà necessario. L '0nu indaga. Il tribunale dell' Aia è chiuso. Questi non sono crimini di guerra, fuori dalle convenzioni internazionali e contro i diritti umani. Sono piccoli massacri, piccoli omicidi, tanto meglio se riguardano vecchi e bambini che essendo afghani non hanno età e non sono civili ma terroristi e soprattutto straccioni. Gli americani amano la pena di morte a casa loro figuriamoci contro i barbari. E noi siamo tutti americani, l'abbiamo detto chiaro e forte e ci va tutto bene. Usiamo la stessa moneta, in questo campo, abbiamo la stessa civiltà anche se I'euro non è forte come il dollaro e benefico come le bombe da sette tonnellate. CI sono tre righe, in un diario di un mio antenato, che dicono (1940): i tedeschi hanno distrutto un altro villaggio in Boemia, non capisco come agiscono. Cosa c'entra? Nulla, però mi è tornato alla mente quando ho visto quel televideo sui 107, 32, 52 afghani fatti a pezzi. Come agivano i tedeschi? Come nazisti. Come agiscono i bombardieri americani? Come nazisti può sembrare improprio, come terroristi anche. Diciamo come macellai. Perché ci odiano tanto? Può darsi che una bambina americana si sia posta questa domanda dopo la strage delle due torri. Ma doveva essere proprio una bambina, perché tanta innocenza non si addice alla Casa Bianca. La quale non si pone affatto il problema di essere odiata o amata, civile o barbara, ma solo temuta. E ci riesce senza ritegni, senza scusarsi. Lo stillicidio di morti incolpevoli, come in Palestina, non è un effetto collaterale ma una strategia. Questi delitti resteranno impuniti e anzi premiano chi Il commette. Non è vero che il sangue delle vittime ricade sulla testa dei carnefici. Ricade solo sulle vittime, quelle dei grattacieli e quelle delle spelonche. Mi ripugna scriverne. E mi ripugna che George W. Bush vada in giro con un cagnetto sotto il braccio chiedendo a un bambino americano di dare un dollaro a un bambino afghano.