Presentazione:
il Centro Donna
Venezia
per le ragazze:
un progetto a due più tante ragazze e ragazzi
di
Luisa Colio, coordinatrice progetto "Venezia per le ragazze"
e Alberta Basaglia, responsabile Centro Donna
L'idea
"Venezia per le ragazze" è un progetto di genere nato
nell'ambito del Centro Donna di Venezia nel settembre del 1998: e uno
dei progetti promossi dal Comune di Venezia nell'ambito del Piano d'azione
per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (L. 285/97).
Fin dalle sue premesse, l'obiettivo e stato quello di coinvolgere in
un'area di riflessione e di ricerca sulle problematiche femminili una
scuola del territorio con le ragazze e i pochi ragazzi che la frequentano.
L'idea e nata dall'osservazione di alcune questioni e dall'esperienza
maturata dal Centro Donna in vent'anni di attività sul territorio
e fra le donne.
In primo luogo, l'evidente disinformazione da parte dei giovani rispetto
alle istituzioni della città. Di fatto, fra le ragazze e i ragazzi,
il Centro Donna e sconosciuto. Era necessario, quindi, trovare una strada,
una via diversa, per portarli dentro, per avvicinarli, per poter discutere
insieme. La collaborazione con una scuola, l'Istituto Tecnico "Andrea
Gritti", ci è sembrata per questo, un'opportunità
importante.
In seconda battuta si e tenuto conto della fuorviante e generalizzata
opinione che non esistano più problemi di disparità fra
donna e uomo, fra ragazza e ragazzo. Le osservazioni che le ragazze
ci hanno lasciato, nelle testimonianze raccolte in questo Quaderno,
ci dicono esattamente il contrario. Anche il rischlo dl un "gap
di genere" sulla
fruizione delle lecnologie intormatiche ci è sembrata una possibile
e futura realtà di cui tener conto; per questa ragione le nuove
tecnologie, Internet compresa, hanno un ruolo centrale. L'attività
conclusiva del progetto infatti, quella di creare un sito Internet di
"Venezia per le ragazze", nasce proprio dalla voglia di evitare
che le donne siano semplici consumatrici commerciali della Rete ma diventino
invece soggetti autonomi e propositivi. Ultimo punto: la scarsa conoscenza
da parte dei giovani del territorio, e, soprattutto per quelli nati
e cresciuti nella terraferma mestrina, di Venezia centro storico.
Gli
obiettivi
Nel primo anno di attività, "Venezia per le ragazze"
ha cercato di avvicinare le alunne e gli alunni dell'Istituto Gritti
al Centro Donna, in quanto istituzione di genere del Comune di Venezia,
e allo scopo di farne conoscere e divulgare la realtà e le iniziative
fra i loro coetanei nonché di trasmettere alle adolescenti la
portata culturale, e rivoluzionaria, del movimento delle donne di questo
secolo. Non sappiamo quanto ci siamo riuscite. Ma è certo che
oggi, le ragazze e i ragazzi della triennio A del Gritti sanno perfettamente
che un secolo fa, cinquant'anni fa, vent'anni fa, la vita delle donne
era profondamente diversa. E che protagoniste di questa rivoluzione
sono state le loro mamme e le loro nonne.
Abbiamo cercato anche di avvicinarli alle potenzialità professionali
delle nuove tecnologie informatiche offrendo contemporaneamente supporto
didattico e attrezzature. Nel corso dell'anno scolastico, le ragazze
e i ragazzi coinvolti nel progetto hanno avuto un compito concreto da
svolgere autonomamente e in piena responsabilità. E bisogna dare
atto che ci sono riusciti.
I protagonisti
La scuola, prima di tutto. L'interlocutore del progetto è stato
l'Istituto "Andrea Gritti" di Mestre, un istituto per il Turismo
frequentato in larga parte da studentesse, che ha scelto questa attività
come "area di progetto" della classe III, IV, V A (1998-2001).
Gli alunni di questo triennio appartengono a una classe, costituita
per il 90% da ragazze, che continuerà questa esperienza di lavoro-collaborazione
fino all'esame di maturità di quest'anno. Durante l'orario scolastico,
o nel pomeriggio, le ragazze con i loro compagni hanno visitato e frequentato
il Centro Donna, accompagnate da un loro insegnante, oppure da sole,
partecipando ad incontri con tutte le operatrici del Centro, con l'obiettivo,
e la voglia, di osservare, chiedere, discutere e conoscere. Soprattutto
hanno frequentato la vita quotidiana del Centro imparando ad usarlo
e a riconoscerlo anche come possibile luogo e realtà in cui portare
le proprie esigenze e i propri bisogni e la voglia di incidere su di
essi.
II rapporto con il consiglio di classe ha visto come referente la professoressa
Marilena Marcantoni, per il primo anno e per i successivi il professor
Daniele La Rosa. Ma sono stati coinvolti anche tutti gli insegnanti
della classe e il tecnico di fotografia, secondo le esigenze delle fasi
del lavoro. E totale è stata la disponiblllta dei due presidi,
Gianfranco Pontini prima, Bruno Grossi adesso, che con i loro collaboratori
hanno garantito una proficua collaborazione.
Infine il Centro Donna. Tutte le operatrici hanno seguito il progetto.
Tutte, dalla biblioteca al Centro antiviolenza, dalla postazione Internet
all'Osservatorio e alle Attività Culturali, hanno guidato le
ragazze e i ragazzi in un percorso forse difficile, almeno all'inizio,
ma che alla fine si è rivelato importante per la maturazione
in loro di una nuova consapevolezza di genere.
L'attività
Questo Quaderno e il frutto del primo anno di lavoro. Il suo obiettivo,
crediamo raggiunto, è stato quello di raccogliere le testimonianze
di un gruppo di ragazze e ragazzi di l6, 17 anni che per la prima volta
entrava al Centro Donna. E che lo scopriva.
II secondo prodotto, che sarà pubblicato nei prossimi mesi, consi-ste
in una vera propria guida turistica in più lingue per ragazze
e ragazzi. Qui i giovani raccontano la propria città, Venezia
e Mestre, ad altri giovani che non la conoscono.
Il progetto si chiuderà con la realizzazione di un sito web autogestito
rivolto a giovani turiste e turisti della laguna e della sua terraferma.
Il libro che state leggendo e stato scritto dalle ragazze e dai ragazzi
utilizzando un word processor.
Le fotografie che vedete sono state riprese, studiate, digitalizzate
e archiviate in un PC dal "gruppo fotografia" nato e istruito
a questo scopo. Tutta la classe è ormai in grado di utilizzare
la posta elettronica, partecipare ad un forum, fare escursioni in Internet
e produrre delle semplici pagine web. L'85% degli studenti della classe
dispone di un computer a casa propria.
La classe gestisce attualmente un proprio spazio in Internet, su cui
le ragazze e i ragazzi hanno pubblicato i loro primi lavori. Al momento
si tratta ancora di uno spazio-laboratorio: non è un prodotto
definitivo, ma testimonia ulteriormente il favore con cui la nostra
proposta è stata accolta e si è sviluppata.