Il femminile

Assessore o assessora? Avvocata o avvocatessa? Alcune riflessioni sul femminile dei nomi
di Sonia Maguolo

I miei compagni di classe ed io siamo andati a fare la nostra seconda visita al Centro Donna. Ci siamo divisi in gruppi e io ero in quello che doveva occuparsi di un importante servizio offerto alle donne, cioè del Centro Antiviolenza. Li abbiamo conosciuto Paola, psicologa del Centro, che per introdurci i punti base da cui è nato questo servizio, è partita da una parola chiave: genere.
E' un termine che si usa molto spesso nella vita quotidiana, ma poche persone riflettono sul suo significato effettivo. Non mi voglio però soffermare sulla definizione di "genere", in quanto è stata già trattata approfonditamente da una mia compagna, ma preferisco parlare delle differenze che intercorrono fra genere maschile e genere femminile.
Infatti, Paola ci ha spiegato che nel Centro Antiviolenza le cose e i problemi sono visti secondo un'ottica di genere, cioè distinguendo tutti i caratteri che riguardano l'uomo e la donna, facendo però attenzione a non assolutizzare e a non imprigionare le persone dentro degli stereotipi, poiché ci sono degli aspetti che vengono mescolati e condivisi da entrambi i generi.
In relazione a questo concetto, posso affermare che "l'identità di genere" è uno dei fattori principali che distingue ogni singola persona dalle altre, tenendo presente il fatto che tutti siamo diversi, abbiamo esigenze diverse, diversi modi di pensare e di agire, e quindi, di conseguenza, abbiamo anche diversi problemi.
Ecco che, in questo modo, sono venuti alla luce numerosi elementi che caratterizzano uomo e donna. Nel nostro dibattito, ho fatto notare che, grazie ad esperienze personali, gli uomini tendono a sopportare meno il dolore di quanto non lo facciamo noi donne: sarà perché ci siamo abituate o perché fatichiamo di più, comunque la soglia di sopportazione del dolore è più bassa negli uomini. Un'altra osservazione è stata fatta da Martina, che faceva notare che noi donne curiamo molto di più il nostro aspetto esteriore, preoccupandoci di non ingrassare e di apparire sempre ordinate e ben vestite, mentre gli uomini non si creano minimamente questi problemi (salvo eccezioni, che però sono in aumento). Roberta ha poi ribadito che anche il modo di scrivere varia molto da uomo e donna, e già aprendo un libro in una pagina a caso si può capire se si tratta di un autore o di un' autrice.
Questo però non vuol dire che le donne scrivano solo romanzi d'amore, anzi, ci sono delle autrici che si occupano di libri molto interessanti che possono benissimo essere letti anche da un pubblico maschile, come thrillers e genere horror.
Un'ulteriore differenza è che le donne subiscono molte più violenze di quanto non accada agli uomini e sono considerate in ogni occasione le più deboli, anche se questo giudizio èstato rimesso in discussione negli ultimi anni, e più precisamente da quando le donne hanno iniziato ad emanciparsi.
Un altro elemento fondamentale nella questione di genere è il fatto che spesso alcune professioni sono legate ad un genere o ad un altro: per esempio, nessuno non si sognerebbe mai di chiamare una donna "avvocata", tale termine rimane comunque maschile, come ad esempio "medico", oppure "ostetrica", che rimane invece femminile.
La questione di genere è molto importante all'interno del Centro, poiché esso si fonda proprio su questo principio: il Centro Donna, infatti, è un luogo dove le donne possono incontrarsi, discutere, esporre le proprie opinioni e valorizzare le loro capacità.

 

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