La cultura

La biblioteca dei desideri
di Concetta Nardelli

Per facilitare e rendere meno ardua l'impresa della ricerca di un libro, di una rivista, o di determinati argomenti ai quali siamo interessati, le signore del Centro Donna hanno utilizzato delle procedure molto lunghe ed impegnative per realizzare uno schedario che sia in grado in breve tempo di aiutarci a trovare quanto desiderato. Tale schedario è inserito in un programma per computer, ma Marilena, la responsabile della catalogazione, ritiene sia meglio non fidarsi troppo delle tecnologie moderne, e quindi continua a compilare un registro cartaceo (che io trovo enorme: misura 80 cm. per 50 cm.!). Questo registro venne introdotto prima dell'acquisto del computer e viene da loro chiamato "parte amministrativa". Comprende i seguenti elementi: numero d'ingresso progressivo del libro; numero d'ordine; data di ingresso del libro; cognome e nome dell'autore (va precisato che Marilena, che tiene molto a questo suoi incarico, ha insistito perché di un autore fosse specificato prima il cognome e poi il nome, soprattutto per motivi strettamente logistici); titolo dell'opera; numero del volume; editore; luogo di edizione; epoca di stampa; costo; provenienza; stato dell'opera (se si tratta di un libro vecchio, sgualcito, rovinato, eccetera…).
I libri presenti nella biblioteca non sono certo stati acquistati a caso, ma in modo da rispondere alle esigenze delle iscritte al Centro. La prima operazione che bisogna effettuare non appena un libro arriva al Centro Donna è vedere se esso presenta delle imperfezioni: ad esempio, si tratta di verificare se gli mancano delle pagine. Dopo di che, ogni 99 pagine, si imprime il timbro del Centro. Si procede quindi a compilare la parte amministrativa, che sarebbe poi la procedura sopra illustrata.
Al termine di questa prima serie di operazioni, è necessario incollare sul frontespizio del libro una taschina, che riporta il numero del libro e il timbro del Centro Donna, e che servirà per inserire le tessere personali dei lettori nel caso in cui prendessero in prestito il libro. Dopo tutto ciò, i volumi passano al reparto schedatura.
La schedatura, a differenza della procedura precedente, viene guidata da specifiche schede già predisposte dal computer, per compilare le quali occorre tuttavia una buona dose di pazienza e un po' di dimestichezza con l'attrezzatura. Sono molte le informazioni richieste dalle schede: il titolo dell'opera; l'edizione; la pubblicazione; la stampa; la collana; il paese di provenienza; la lingua in cui è stato scritto; una indicazione precisa del numero del numero delle pagine; la rilevazione delle misure della lunghezza o della larghezza del tomo e infine una breve nota che riassuma il contenuto del libro.
La catalogazione del libro non è ancora terminata: infatti, dopo aver completato le precedenti operazioni, Marilena deve compierne un'ulteriore per stabilire uno speciale numero da attribuire al libro per inserirlo nella biblioteca vera e propria. A questo proposito, occorre prendere in esame il "Soggettario", cercando la parola che meglio individua l'argomento del libro. Il "Soggettario" è il libro ufficiale che raccoglie le voci e i termini che vengono utilizzati per la catalogazione per soggetti, e si tratta di un sistema standard adottato da tutte le biblioteche. Successivamente, si passa alla classificazione Dewey (CDD). Il nome di questo metodo di suddivisione deriva da un bibliotecario che divise l'insieme del sapere umano, secondo il sistema decimale, in dieci classi numerate da 0 a 9, ciascuna delle quali è ulteriormente suddivisa in dieci sottoclassi. Ne risulta la traduzione del soggetto in un numero, che va poi stampato. Si rende infine necessaria la costruzione di tre schede: la principale è quella per autore, segue quella per soggetto e per ultima quella topografica, che si rifà alla classificazione Dewey.
Questo lungo procedimento non vale solo per i libri, ma anche per le riviste (si tratta sempre di riviste specifiche "al femminile"). L'unico elemento che differisce nei due tipi di schedature è la "consistenza": bisogna infatti specificare il numero della rivista, l'anno di uscita, il mese e il costo. Un ulteriore procedimento che riguarda sempre le riviste è lo "spoglio": si tratta infatti di riportare un articolo della rivista che Marilena reputa importante o particolarmente interessante nella schedatura. Trovo che quest'ultima operazione, oltre ad essere molto faticosa, come del resto tutte le altre, sia tuttavia forse più impegnativa anche se certo molto utile per fornire maggiori informazioni nelle ricerche di un argomento a coloro che si presentano alla biblioteca.
Nonostante sia un lavoro molto impegnativo e per persone estremamente… pazienti, Marilena è comunque sempre buona e disponibile nei confronti di tutti, soprattutto con me che ho dovuto stendere una relazione sull'argomento forse più lungo e stancante che riguarda il Centro Donna. Lei stessa sa che questo procedimento è molto noioso, tuttavia ci tiene così tanto ai suoi libri e al suo relativo compito di schedarli, che non vuole assolutamente che nessuno si intrometta nel suo lavoro, e continua da sola a portarlo avanti con impegno e serietà.

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