- 116 (Tav. 11).
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- Materiale ceramico e murature nelle fondamenta dell'Istituto Bancario
San Paolo di Torino (ex Albergo Savoia).
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- Nonostante la ristrettezza degli scavi e l'intervento eseguito in emergenza
a lavori edili iniziati 1, la Soprintendenza, nella primavera del
1981, durante le opere per la ristrutturazione dell'edificio ora sede dell'Istituto
Bancario S. Paolo, ha potuto documentare un deposito di materiale archeologico,
costituito da reperti ceramici e da tratti di muratura. Ritrovamento di
notevole importanza che ha fornito ulteriori e nuove informazioni al riguardo
della topografia cittadina in età antica (Brecciaroli Taborelli
1982, p. 189). Le strutture murarie, realizzate in ciottoli e malta, a
causa delle dimensioni dello scavo, non sono riconducibili ad una struttura
comprensibile sotto l'aspetto planimetico. L'epoca di costruzione è
invece assegnabile alla prima metà del I secolo d.C. Tale datazione
dei resti edilizi rinvenuti è data dalla grande quantità
di materiale ceramico di scarico utilizzato per bonificare il terreno proprio
allo scopo della edificazione successiva. Estremamente varie ed interessanti
per gli spunti che offrono, le tipologie ceramiche venute alla luce ed
appartenenti cronologicamente al periodo precedente agli inizi del I secolo
d.C. Sono presenti nel deposito frammenti a "vernice nera" 2
ed in "terra sigillata", oltre a ceramica
riconducibile alla tarda epoca di La Tène. In particolare è
da ricordare uno skyphos decorato a motivi raffiguranti
pigne. Oltre a varie tipologie di lucerne 3,
lo scavo ha restituito anche una notevole quantità di materiale
anforaceo, sul quale erano stese le ceramiche descritte in precedenza,.
Tra i contenitori da trasporto sono presenti numerose tipologie 4
alcune delle quali recanti impresso il bollo del fabbricante. Interessante
quindi l'apporto di notizie offerte da questo scavo che documenta una presenza
insediativa nell'area occidentale della città, ai limiti del centro
urbano antico.
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- NOTE
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- 1 Già le fondazioni di edifici probabilmente settecenteschi
e quelle dell'Albergo Savoia avevano comunque intaccato le preesistenze
archeologiche dell'area.
- 2 La cui diffusione è assegnata tra l'inizio del
I secolo a.C. e la fine del I secolo d.C.
- 3 Nelle varie tipologie presenti in epoca imperiale come
lucerne a volute, a disco, decorate e "firmalampen" una delle
quali recante il bollo FORTIS.
- 4 Dressel 6A e 6B, Dressel 2/4, Dressel 7/13 e Dressel
20. Presenti anche i bolli [Cr]ispinillae ed un incompleto [...]iliter.
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