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Resti di un edificio, iscrizioni, tratto di via lastricata e tubature in piombo in corso Libertà.
 
Durante gli scavi del 1846 per le fognature, un ritrovamento complesso e di notevole interesse si ebbe nel tratto di corso Libertà compreso tra via della Campana (ora all'incirca identificabile con via Veneto) 1 e la chiesa di S.Giuseppe.
La scoperta comprendeva oltre ad alcuni tratti di cortine murarie riferibili ad un edificio, anche frammenti di iscrizione, una parte del tracciato di una strada basolata e tubature plumbeee per la conduzione dell'acqua (Bruzza 1874, XXXVII e p. 44).
Delle strutture murarie, che vennero in luce nell'area posta all'incrocio della già ricordata via della Campana e c.so Libertà, a causa della completa distruzione operata da chi lavorava allo sterro non fu possibile stabilirne, seppur sommariamente la planimetria, mentre sulla funzione dell'edificio il Bruzza stesso avanza l'ipotesi che si trattasse di un complesso funerario avvalendosi della interpretazione che diede ai due frammenti marmorei con iscrizione che, tra le macerie, si scopersero ancora murati nella loro originale posizione. Sono questi parti di due tavole marmoree che recano l'una l'iscrizione : (...)L. Cor(...) / (...)rimus C e l'altra: (...) Cordiu(...) / (...)illius C L / V R.
Le due parti di iscrizione potrebbero avere attinenza con personaggi già noti in ambito vercellese in altre iscrizioni 2 , mentre per altri particolari solo l'esame diretto consentirebbe di sciogliere i dubbi, operazione peraltro ora impossibile in quanto le iscrizioni erano già perdute alla fine del secolo scorso (Sommo 1994, p. 222).
Al riguardo dell'edificio, sulla sua funzione, discorde dall'interpretazione del Bruzza è il parere del Viale che lo ritiene parte di un monumento fatto erigere dai collegi municipali (Viale 1971, p. 39). La costruzione comunque si affacciava sulla sinistra di una strada lastricata che, con orientamento obliquo, andava a nascondersi sotto alle case comprese tra le chiese di S.Salvatore e di S.Giuseppe 3. Proprio presso queste due vennero in luce parti di tubazioni in piombo utilizzate in epoca antica per la conduzione delle acque. Di esse si conosce la dimensione del diametro di 28 cm (Bruzza 1874, p. 50). Un ritrovamento quindi assai complesso nella sua globalità che le sommarie indagini ottocentesche non hanno contribuito a chiarire anche per quello che riguarda il tipo di insediamento in questa zona della città 4.
 
 
NOTE
 
1 La via della Campana venne eliminata dal reticolo viario urbano durante i lavori di risanamento del rione Furia, in epoca fascista.
2 Un frammento di lapide nella quale è ricordato un Aquillius Secundus che rivestiva una carica pubblica, e databile tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. (Roda 1985, p. 27) si rinvenne a Vercelli reimpiegata nella abbattuta chiesa di S.Maria Maggiore.
3 Il suo andamento doveva quindi essere disposto secondo l'asse Nord-Sud.
4 Recentemente presso la sede dell'Istituto Bancario S.Paolo di Torino, si sono scoperte tracce di insediamento nell'area occidentale di Vercelli.

ILLUSTRAZIONI

136. Frammento di iscrizione da corso Libertà, ora perduta (Bruzza 1874, p. 44).

137. Frammento di iscrizione da corso Libertà, ora perduta (Bruzza 1874, p. 44).