122 (Tav. 11).
 
Frammenti di ceramica presso la chiesa di S. Salvatore.
 
Della scoperta presso la chiesa di S.Salvatore di due frammenti di ceramica recante impresso il bollo o il marchio del fabbricante 1 , abbiamo notizia dal Bruzza, il quale, trattando appunto dei marchi impressi sui frammenti rinvenuti in città (Bruzza 1874, p. 220 n. 24 e p. 246 n. 11) ricorda come quello 'AKIM' su di un'anfora, e quello 'Q. HERI' su di un frammento di terra sigillata, provengano proprio da questo luogo. Probabilmente nella stessa occasione si rinvenne anche la parte superiore di una forma per lucerna. Lo stampo presentava una decorazione a viticci e foglie che il Bruzza giudicò appartenente, vista la non buona esecuzione del manufatto, ad epoca tarda (Bruzza 1874, p. 253) 2 .
Il ritrovamento si inserisce in una zona già ampiamente interessata da altri affioramenti della stessa natura.
 
 
NOTE
 
 
1 Il marchio sarebbe invece da leggersi in modo retroverso come DANE, ed appartiene, forse, ad un'anfora di tipologia 'brindisina' (Brecciaroli Taborelli 1987, p. 133).
2 La scarsa qualità della decorazione potrebbe essere anche dovuta all'uso, in epoca meno tarda, di una matrice consunta, mal eseguita o addirittura copiata, servita per la produzione locale di oggetti di largo uso (Antico Gallina 1987). Sulla assi probabile presenza a Vercelli di impianti artigianali destinati alla fabbricazione di ceramica di uso comune, esistono alcuni indizi che la rendono plausibile.
 
 
Guala 1938 p. 166.