- 135 (Tav. 14).
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- Resti di murature riferibili al teatro, all'anfiteatro e all'ippodromo.
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- G. F. Ranzo, storico vercellese del XVI secolo, scriveva nella sua
opera manoscritta 1 "[...] ai miei tempi si sono visti sottoterra
tra la Cittadella e la Chiesa di S. Giacomo 2 i vestigj d'un anfiteatro
simile ai Romani, nel quale intorno v'erano seggi di pietra, e nel mezzo
furono ritrovate due bellissime statue di marmo, una d'uomo, e l'altra
di donna, che si dissero esser di...3.
- E poco discosto da quel luogo, anzi in sito congiunto, si vide esser
un piccolo porticciuolo 4 coperto, in mezzo del quale v'era una
tavola di marmo finissimo, con un suolo artificioso 5, ed intagliato
di lettere, che per l'antichità non si potevano leggere. [...] E
nel luogo per incontro al bastione fuori della Città, e vicino alle
mura della Cittadella, si videro le fondamenta d'un Ippodromo assai grande
e di forma rotonda".
- La notizia di questo "ritrovamento" avvenuto nella Vercelli
della seconda metà del '500 è certamente da considerare e
da valutare. Nonostante la non certo esemplare attendibilità, in
quei secoli, degli storici locali al riguardo delle vicende vercellesi
puramente storiografiche, è infatti da ricordare come invece essi
siano precisi e circostanziati al riguardo di alcune scoperte archeologiche,
come l'area sepolcrale del Duomo e l'anfiteatro, che si riveleranno esatte
e confermate sia dai materiali rinvenuti sia dai documenti seicenteschi
oltre che da recenti scavi.
- Il Ranzo commise forse solo l'inesattezza di confondere con un ippodromo
quello che in realtà erano i resti dell'anfiteatro romano, ubicato
lungo l'attuale viale della Rimembranza e di considerare appartenenti invece
a quest'ultimo alcune strutture probabilmente monumentali emerse nell'area
dell'attuale corso De Gregori e che potrebbero, secondo alcuni, essere
pertinenti invece ai resti del teatro romano, forse già ricordato
nei documenti medievali 6. Recentemente si è potuto appurare
come in effetti questa zona di Vercelli fosse interessata, in epoca antica,
oltre che dall'anfiteatro stesso anche da edifici di notevole mole le cui
tracce sono affiorate ripetutamente anche di recente. A questo riguardo
è da ricordare anche come l'area sia stata interessata, fin dal
secolo scorso, da notevoli ritrovamenti di frammenti di statuaria appartenenti
anche a sculture di grandi dimensioni che potrebbero avere avuto la propria
collocazione solo in edifici monumentali edificati in questa parte della
città romana.
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- NOTE
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- 1 Giovanni Francesco Ranzo: Memorie che possono servire
alla Storia di Vercelli, ms, sec. XVI.
- 2 Nell'area quindi tra la Cittadella ubicata a porta
Casale e la chiesa di S.Giacomo d'Albareto, da identificare perciò
con l'attuale corso De Gregori
- 3 In questo punto il manoscritto presenta una lacuna
con la conseguente mancanza del testo.
- 4 Da intendersi come "piccolo porticato".
- 5 Cioè realizzato come opera edilizia.
- 6 Un documento, datato al 12 marzo del 1142, riporta
l'investitura fatta da Guglielmo "detto Boglo" a favore della
città di Vercelli e avvenuta "nel teatro".
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