138 (Tav. 14).
 
Strutture murarie riferibili ai resti dell'anfiteatro.
 
La presenza nella Vercellae romana di un anfiteatro comune a tutte le città imperiali di una certa importanza 1 e localizzabile nella zona di Porta Casale, è conosciuta fin dal XVII secolo. Le sue vestigia dovevano essere in parte ancora visibili tra la fine del '500 e i primi decenni del '600 in aree di terreno presso alla Cittadella e sicuramente evidenti tracce della sua esistenza dovettero emergere, durante i lavori di fortificazione voluti dai Savoia, se G. F. Ranzo scrive in quegli anni "[...] E nel luogo per incontro al bastione fuori della Città, e vicino alle mura della Cittadella, si videro le fondamenta d'un Ippodromo assai grande, e di forma rotonda.[...]" 2.
Il Ranzo attribuì probabilmente ad una ippodromo quello che in realtà era l'anfiteatro, ma comunque di estrema importanza risulta essere questa notizia, che tra l'altro verrà confermata anche da M. A. Cusano, altro storico vercellese vissuto nel Seicento, che ricorda, interpretando più correttamente i resti "[...] In occasione di scavazioni (per le rinnovate fortificazioni) si riconoscono sollevate vestiggia di grande anfitetro.[...]" 3.
A confermare ulteriormente l'esattezza delle notizie riportate dei due storici vercellesi è poi, prezioso documento, una pianta datata 1610, che doveva essere unita ad una relazione manoscritta, nella quale si vede chiaramente, vicino ai bastioni della Cittadella fortificata, il disegno di una struttura a pianta ellittica da identificarsi proprio con quella citata dal Ranzo e dal Cusano 4. Una annotazione indica come si tratti di un "Anfiteatro romano del quale vedesi parte scoperta in buona muratura"
Ultimo elemento che dimostra l'attendibilità dei due storici vercellesi e la presenza di una struttura in quell'area, è la scoperta nel 1928, durante i lavori per la rettificazione della Roggia Molinara che attraversa con il suo corso quella zona, di resti murari in ciottoli e malta con la presenza di corsi orizzontali di mattoni sesquipedali (Guala 1938, p. 111), unitamente ad alcuni tratti di pavimentazione formata da mattonelle in cotto. Secondo alcuni apparterrebbero alle strutture radiali che sostenevano l'edificio (Chicco, Faccio, Vola 1979, p. XXX), ma l'esiguità dei resti, dei quali esiste comunque un sommario rilievo dell'epoca, non consente di avanzare ipotesi alcuna, se non la loro appartenenza eventualmente alla parte occidentale della costruzione. In quella stessa occasione vennero in luce alcuni frammenti marmorei ed architettonici, unitamente ad un piccolo anello d'oro decorato con una corniola sulla quale è raffigurata una cerva inseguita da un cane.
Alla presenza dell'anfiteatro in questa zona, potrebbero infine essere messi in relazione i numerosi ritrovamenti di statuaria, sia marmorea che bronzea, avvenuti non lontano sin dal secolo scorso. L'importanza che ebbe questa parte della città in epoca antica fu quindi senza dubbio notevole, non solo per la presenza dell'anfiteatro, ma anche per la assai probabile esistenza di alcuni edifici monumentali le cui tracce sono emerse anche di recente.
Di estremo interesse risulta quindi essere l'area posta lungo corso De Rege, attigua a quella occupata dall'anfiteatro, di recente liberata dal fatiscente edificio che la occupava. è perciò auspicabile che essa sia oggetto di una preventiva approfondita indagine archeologica che permetta, con i risultati di scavi scientificamente condotti, di acquisire importanti informazioni su una parte topograficamente non certo secondaria della città romana.
 
NOTE
 
1 Dove era posto, frequentemente, al di fuori della cerchia muraria o comunque ai limiti dell'agglomerato urbano.
2 G. F. Ranzo, Memorie che possono servire alla Storia di Vercelli, ms, sec. XVI
3 M. A. Cusano, Tripartito historial discorso sull'origine e successi di Vercelli, ms, sec XVII
4 Del documento originale, purtroppo ora disperso, fece fortunatamente una copia E. Mella, studioso cittadino del XVIII secolo. La riproduzione è conservata presso l'Archivio Civico di Vercelli.
 
Viale 1971 p. 33.
Bruzza1874, p. XXXII.

 

ILLUSTRAZIONI

186. La Cittadella con i resti dell'anfiteatro in un disegno copiato dal Mella da un originale un tempo esistente presso la Biblioteca Reale di Torino (Vercelli-Biblioteca Civica-Disegni).

187. Anello da viale della Rimembranza. Particolare della corniola incisa con una cerva inseguita da un cane.

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