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Anfore presso lo stadio L. Robbiano.
 
Eseguendosi nel 1930 gli scavi per la costruzione del nuovo campo sportivo L. Robbiano, si misero in luce numerose anfore disposte a gruppi di cinque o sei esemplari, alcune capovolte (Guala 1938, p. 161) 1. Il ritrovamento, che avvenne evidentemente in due punti diversi dell'area occupata dallo stadio 2, si inserisce in una vasta zona della città dove assai frequenti e numerosi sono gli affioramenti di materiale ceramico ed anforaceo. La disposizione a gruppi potrebbe senz'altro far pensare ad un utilizzo dei contenitori a scopo di bonifica di terreni particolarmente umidi, o a rinforzo di argini per canali irrigui, anche tenendo conto che proprio in quest'area scorreva, fino agli inizi del secolo, la Roggia Molinara 3. Sulla tipologia delle anfore rinvenute non è possibile avanzare alcuna ipotesi data la totale mancanza di ulteriori notizie. Lontana dalla realtà appare inoltre l'ipotesi del Guala stesso, che volle legare la presenza delle anfore all'esistenza in questo luogo di una fornace di produzione di questi contenitori da trasporto, che per essere avvalorata richiederebbe ben altri indizi sia sul materiale scoperto sia sulle strutture che ne avrebbero segnalato la presenza 4.
 
NOTE
 
1 La scoperta avvenne in particolare sistemando il manto erboso destinato al terreno di gioco (Chicco, Faccio, Vola 1979, p. 683)
2 Il Guala riporta infatti, sulla piantina generale della sua tesi di laurea, due distinti numeri per i due ritrovamenti.
3 Che occupava, con andamento zigzagante, proprio il terreno da destinare al campo di gioco.
4 Non si hanno notizie, per esempio, di scarti di fornace, nè delle strutture murarie del forno. Forse solo la particolare abbondanza degli anforacei deve aver
fatto pensare ad una fornace.