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Materiale ceramico, anforacei e monete nel giardino all'angolo fra via Massaua e via Derna.
 
Alla fine degli anni '70 il Gruppo Archeologico Vercellese ebbe modo di intervenire, grazie alla estrema disponibilità e sensibilità dei proprietari, durante alcuni lavori che si stavano eseguendo nell'area adibita a giardino e orto della villa di proprietà Bocchio, posta all'angolo tra via Massaua e via Derna (Sommo 1978, p. 9 e segg.).
Nonostante la ristrettezza dell'area interessata dallo scavo, ridotta a soli circa otto mq, si è avuto, in quell'occasione, l'affioramento di una grande quantità di materiale ceramico ed anforaceo, rinvenuto a varie quote per tutta la profondità dello sterro 1.
I manufatti, presenti sia in frammenti assai minuti che in parti di più grandi dimensioni ed appartenenti ad un ampio arco temporale compreso tra il I ed il V secolo d.C., sembrerebbero essere legati alla presenza in questa zona del Roggione di Vercelli 2. La loro presenza riguarderebbe perciò un intervento di colmata eseguito per bonificare le aree di terreno a stretto contatto con il corso d'acqua.
Tra i materiali rinvenuti sono da ricordare, unitamente a frammenti in terra sigillata decorati e bollati, parti di anfore e lucerne appartenenti a diverse tipologie, e riportanti in alcuni casi il bollo impresso dal fabbricante 3. Da rammentare infine la presenza di un piccolo frammento appartenente ad una statuina in terracotta 4, di varie parti di un bracere, di olle e di altre tipologie ceramiche fra cui le "pareti sottili" ed un frammento di sigillata tardoantica. Alcune monete di epoca imperiale sono inoltre affiorate durante questo scavo. Un ritrovamento di monete in questi stessi terreni era peraltro già segnalato dal Guala (Guala 1938, p. 178) e riportato anche sulla "carta archeologica" dipinta sulla parete della Sala Romana al Museo Leone. Presenti anche manufatti in osso tra i quali un piccolo utensile il cui uso potrebbe essere legato alla decorazione della ceramica e, quindi, alla sua fabbricazione 5.
 
NOTE
 
1 Materiale anforaceo venne ritrovato, oltre che nella vicina casa Delpiano, in tutta questa zona della città.
2 Alla cui presenza sono probabilmente legate le varie scoperte di materiale ceramico avvenute in quest'area
3 Tra le tipologie anforacee è ben riconoscibile la variante "a collo imbutiforme" della Dressel 6, mentre tra i bolli da ricordare "Impha[...], "Aprio" e "Th(a)" sulle lucerne e "Cere[...]"(C. Erennius ?) sulla terra sigillata
4 Assai raro a Vercelli ma frequente nelle necropoli biellesi dalla cui area si suppone ne provenga la produzione (Sommo 1978, p. 40)
5 Probabilmente da ritenersi legata ad una produzione locale di ceramica di uso comune presente a Vercelli forse proprio in queste zone della città. Oggetti simili si sono rinvenuti di recente in altra area contigua e sede, in epoca antica, di insediamenti artigianali (Pantò 1998, p. 129 e segg.).

ILLUSTRAZIONI

188. Frammenti di anfore e materiale ceramico nel sondaggio del Gruppo Archeologico Vercellese in via Derna (Depositi Soprintendenza Archeologica).

189. Bracere in ceramica comune dal sondaggio di via Derna (Depositi Soprintendenza Archeologica).

190. Aghi e spatola da vasaio in osso dal sondaggio di via Derna (Depositi Soprintendenza Archeologica).

191. Frammento di figura in terracotta eseguita a stampo dal sondaggio di via Derna (Depositi Soprintendenza Archeologica).

192. Olla in ceramica comune dal sondaggio in via Derna (Depositi Soprintendenza Archeologica).