- 147 (Tav. 14).
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- Strutture murarie, pavimenti in cotto, pozzo, anfore e materiale
ceramico in corso Avogadro di Quaregna.
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- Alla fine degli anni '70, scavando per la realizzazione di nuove costruzioni
nella zona posta all'angolo tra corso Avogadro di Quaregna e viale Rimembranza
affiorarono alcune strutture murarie di notevole
spessore realizzate in ciottoli e malta 1 che sembravano delimitare
alcuni ambienti nei quali la pavimentazione
era costituuita da tegoloni fissati su un letto di malta poggiante su anfore
disposte longitudinalmente (Sommo 1982, p. 263 nota 18).
- Le anfore utilizzate come base di appoggio, erano annegate a loro volta
in un letto di malta e disposte coricate ed infilate l'una nell'altra a
formare una sorta di vespaio sul quale poggiava il pavimento 2.
La forma cilindrica delle anfore 3, di probabile origine africana
(forse Dressel 18), ed il ritrovamento di alcune monete romane tarde di
piccolo modulo, daterebbero il contesto al III secolo d.C.
- A pochi metri di distanza si rinvenne inoltre un pozzo all'interno
del quale erano alcuni frammenti di materiale ceramico. Tra di essi è
degna di nota una parte di coppa in terra sigillata
tarda, probabilmente di produzione locale, che presentava una decorazione
molto particolare. Quest'ultima, raffigurante alcune figure femminili danzanti,
è quasi certamente da ricondursi al culto delle Matronae 4
e rappresenta quindi una delle rare testimonianze della presenza di tale
culto in città in epoca romana 5.
- Tutto il complesso, che sembrerebbe essere pertinente ad una struttura rurale posta nelle immediate vicinanze della
città potrebbe senz'altro essere meglio chiarito nella sua funzione
da una indagine condotta nei pochi terreni circostanti liberi da costruzioni.
- La grandezza e complessità dell'edificio, che potrebbe identificarsi
in una villa rustica o extraurbana, appare verosimilmente in un fotogramma
della RAF del 1943, quando l'area non era occupata che da un cascinale.
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- NOTE
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- 1 La cui scoperta non fu, purtroppo, oggetto di indagini.
- 2 Forse realizzato per costituire una sorta di ipocausto
adatto al riscaldamento tramite il passaggio, all'interno delle anfore,
di aria calda.
- 3 Appartenenti alla tipologia cosiddetta "africana"
genericamente databile tra la fine del I secolo d.C. e la fine del III
secolo d.C.
- 4 Frammenti analoghi che offrono un preciso riscontro
sono stati rinvenuti di recente nel territorio di Romagnano Sesia ed in
altri luoghi sulla sponda sinistra della Sesia.
- 5 Già una lapide, contenente una iscrizione riferibile
al culto delle Matronae, si rinvenne in città nel secolo scorso.
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