- 149 (Tav. 14).
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- Amuleto in bronzo rinvenuto presso Billiemme.
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- Un amuleto in bronzo, raffigurante un fallo
al quale erano state date sembianze di un cane, si rinvenne "vicino
a Biliemme" (Bruzza 1874, LVI). Appartenente probabilmente ad una
sepoltura, lo si scoperse non nel suo deposito originale se il Bruzza stesso
lo indica come "forse proveniente da un sepolcro".
- Il preciso luogo del ritrovamento non è quindi noto ma potrebbe,
oltre che trattarsi di una sepoltura isolata, essere identificabile come
avvenuto in una zona del Canton Biliemme che occupa, in parte, le ben note
aree necropolari 1 poste lungo la strada per Casale in prossimità
della cascina Bretagna 2.
- A questo proposito è da ricordare come nel secolo scorso fosse
conservato, in una cascina vicina a Biliemme, un sarcofago in granito (Bruzza
1874, p. 86) recante una iscrizione nel cui testo compare il nome del defunto
da leggersi probabilmente come "Anicetus Severinus" (Roda 1985,
p. 62). Assegnato dal Bruzza come proveniente dall'area necropolare del
Duomo, l'arca sarebbe qui giunta a causa di un suo riutilizzo, comune a
molti altri sarcofagi in città. Nulla vieta comunque di ipotizzare,
seppur senza il supporto di elementi oggettivi, una sua provenienza dalle
già ricordate aree necropolari di strada Casale, alle quali potrebbe
appartenere anche il deposito originale dell'amuleto in bronzo oggetto
di questo ritrovamento.
- Anche un frammento di iscrizione cristiana
(Roda 1985, p.145) proverrebbe, secondo il Bruzza, dalla chiesa
di Billiemme.
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- NOTE
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- 1 Già un sarcofago anepigrafe era conservato nel
secolo scorso presso la chiesa di Biliemme (Sommo 1994, p. 222), insieme
ad un piccolo frustolo di iscrizione (Bruzza 1874, p. 366) che potrebbe
però appartenere ad epoca cristiana se fosse accettata l'interpretazione
che da il Viale del testo residuo (Roda 1985, p. 145).
- 2 Dove, come noto, fin dal secolo scorso abbondanti furono
i ritrovamenti sepolcrali.
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- Guala 1938 p. 155
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