- 155 (Tav. 14).
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- Sepolture in piazza Cesare Battisti, angolo via Aravecchia.
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- Durante la costruzione, avvenuta nel 1939, dell'edificio all'angolo
tra la piazza C. Battisti e via Aravecchia, da adibire a sede del Dopolavoro,
ed attualmente utilizzato come Piscina Comunale, si mise in luce, a circa
3.50 m di profondità, una sepoltura ad incinerazione con pareti
in mattoni e copertura sempre in laterizio 1 (Viale 1971, p. 42).
- All'interno del pozzetto era conservata una urnetta
cilindrica in pietra con coperchio dello stesso materiale, contenente
i resti della defunta 2. Attorno erano presenti alcuni oggetti del
corredo funerario costituiti da alcuni unguentari in vetro, uno specchio,
un ago crinale ed una lucerna che presentava il marchio "CERINTHI"
del fabbricante.
- Ma l'oggetto più interessante del corredo è rappresentato
da un bicchiere in ceramica che è da
identificarsi sicuramente con la produzione di tipo "ACO" assai
poco frequente nei ritrovamenti sepolcrali vercellesi 3 (Guala 1938,
p. 153).
- Il manufatto, di forma tronco conica e databile alla fine del I secolo
d.C. (Sommo 1989, p. 121; Lavizzari Pedrazzini,1997, p.238), presenta una
decorazione raffigurante, sotto ad un giro
di boccioli trilobati, nove arcatelle scandite da colonnine. Sotto agli
archi sono, alternativamente, una figura fitomorfa, un bucranio ed un cratere
baccellato. Al di sopra delle colonnine dei primi quattro archetti sono
le lettere "C. ACO" della firma.
- La ceramica di questo tipo, come ricordato, è raramente documentata
a Vercelli dove si riscontra solo nel contesto necropolare della regione
S. Bartolomeo a Porta Torino 4 e recentemente tra uno scarico di
materiale rinvenuto nella centrale piazza Cavour (Scheda 91).
- La tomba rinvenuta in questa occasione, è probabilmente da considerarsi
isolata, inserendosi in una zona dove non sono noti altri ritrovamenti
di questo genere 5.
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- NOTE
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- 1 Queste notizie sono tralasciate dal Guala, presente
alla scoperta, che segnalerà invece unicamente un oggetto del corredo
costituito da un vaso tipo "Aco", quest'ultimo non ricordato
invece dal Viale.
- 2 Di sesso femminile, come si evince dagli oggetti del
corredo appartenenti chiaramente al mondo femminile, e della quale si conservavano
ancora frammenti dorati del vestito (Viale 1971, p. 42).
- 3 Già la descrizione che ne fece il Guala, nella
sua tesi di laurea sulla Vercelli romana, non lasciava dubbi sulla tipologia
del manufatto ceramico (Guala 1938, p. 153) ora conservato presso una collezione
privata.
- 4 Dove comunque venne ritrovato un solo esemplare ora
anche esso in collezione privata.
- 5 Se si esclude una probabile sepoltura sul lato opposto
della piazza, all'imbocco di c.so S. Martino (Viale 1971, p. 42).
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