163 (Tav. 14).
 
Anfore presso la fornace Sandri.
 
Della scoperta di un notevole numero di anfore avvenuta nel 1901, presso la allora costruenda fabbrica di laterizi Sandri, ai limiti della città lungo la strada per Torino, dà puntuale notizia Camillo Leone in un suo articolo comparso sul giornale La Sesia di quell'anno (La Sesia 7 e 12-7-1901).
A circa mezzo metro al disotto del livello della superficie si rinvenne, in quell'occasione, un banco di anfore che erano conficcate nel terreno perpendicolarmente ed in modo ordinato e sistematico, tanto che esse si presentavano addiritture alternativamente una diritta ed una capovolta
Alcune delle anfore 1, delle quali si conserva una rara documentazione fotografica al momento della scoperta, recavano impresso il bollo del fabbricante 2.
Il loro elevato numero ed la loro posizione nel terreno lasciano ampio spazio all'ipotesi di un loro utilizzo a scopi dei bonifica e drenaggio del terreno umido, uso peraltro già riscontrato in zone vicine.
 
NOTE
 
1 Appartenenti alle tipologie Dressel 6 e Dressel 4/5 e conservate presso i magazzini del Museo Leone
2 Tra i bolli sono presenti: "T.H.B" , "STIS" (Brecciaroli Taborelli 1987, p. 139 e 167 nota 93).
 
Guala 1938, p. 163


ILLUSTRAZIONI

230. Fornace Sandri, un gruppo di anfore dopo il ritrovamento del 1901 (Sommo 1982, pp. 113-114).

231. Fornace Sandri, un secondo gruppo di anfore (Sommo 1982, pp. 113-114).

230. Fornace Sandri, giacitura e profondità sono qui ben visibili (Sommo 1982, pp. 113-114).