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Area necropolare lungo la strada per Gattinara.
 
La presenza di un'area necropolare ad incinerazine lungo la strada per Gattinara 1, è ricordata dal Bruzza, che rammenta come alcune tombe di cremati vennero in luce nel 1846 "[...] poco più di mezzo chilometro dalla città sul lato destro della strada che va a Gattinara." (Bruzza 1874, LVIII). Le sepolture, costituite da anfore segate entro le quali erano deposte le ceneri del defunto, vennero dal Bruzza, che le vide, giudicate di epoca almeno anteriore al IV secolo, sulla scorta della tipologia delle lucerne a corredo delle tombe e che egli ebbe ugualmente modo di osservare di persona.
Questo ritrovamento, che si colloca lungo un asse viario in uscita dalla città, si inserisce quindi nell'ambito della frequente prassi, in epoca antica, di utilizzare queste zone per le sepolture e si ricorda, a questo proposito, come a anche qualche centinaio di metri di distanza, in prossimità di Caresanablot si scopersero tombe lungo quello che era un asse viario in uscita da Vercelli.
 
NOTE
 
1 Erroneamente qualche studioso volle localizzare questo ritrovamento nella zona del rione Isola (Pantò - Mennella 1994, p. 345, nota 24, fig.1), dove passava la strada per Gattinara prima dell'apertura del nuovo ed odierno tracciato, già comunque presente all'epoca nella quale scrive il Bruzza ed al quale certamente egli si riferisce, poiché più oltre nel testo egli afferma (Bruzza 1874, p. 203) per altro luogo: "[...] a poche centinaia di metri dalla strada di Gattinara sulla sinistra di quella che va a Olcenengo [...]" indicando dunque inequivocabilmente con il termine di "strada di Gattinara" quella odierna e contemporanea alla presenza dello studioso a Vercelli, l'unica che possa avere coerenze con la strada di Olcenengo.
Tale questione, abbastanza grave data la sede prestigiosa dell'intervento e la confusione che rischia di perpetuare circa la topografia antica dei luoghi, deve inoltre essere più approfonditamente chiarita alla luce delle conoscenze che abbiamo circa l'antico corso del Cervo e la posizione di Caresanablot nella rete della viabilità antica a nord di Vercelli.
Infatti, poco oltre il testo dedicato alla necropoli della via per Gattinara, Bruzza scrive: "[...] sulla medesima strada [di Gattinara] nel luogo di Caresanablot ... [...]" (Bruzza 1874, p. LIX). Se accettassimo per vera la posizione geografica della necropoli della via per Gattinara assegnata dagli Autori dell'articolo, sembrerebbe che il percorso antico che si dipartiva da Vercelli verso la Valsesia toccasse il luogo di Caresanablot. Ciò è fuorviante in quanto Caresanablot si trova sulla riva destra del paleoalveo del Cervo (Reis 1988, p. 306, figg. 1-2-3) e ben lontano, comunque, dal tracciato della via che seguiva il corso della Sesia, dopo aver varcato il Cervo a pochi passi dal Duomo (Sommo 1990, p. 6). Concordiamo quindi con chi (Maggi 1987, p. 122) ha giustamente localizzato la necropoli nell'area dell'attuale via Trento, individuandovi la direttrice di un percorso del tutto autonomo rispetto a quello della Valsesia e probabilmente diretto al Biellese.