- 166 (Tav. 14).
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- Area necropolare lungo la strada per Gattinara.
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- La presenza di un'area necropolare ad incinerazine lungo la strada
per Gattinara 1, è ricordata dal Bruzza, che rammenta come
alcune tombe di cremati vennero in luce nel 1846 "[...] poco più
di mezzo chilometro dalla città sul lato destro della strada che
va a Gattinara." (Bruzza 1874, LVIII). Le sepolture, costituite da
anfore segate entro le quali erano deposte le ceneri del defunto, vennero
dal Bruzza, che le vide, giudicate di epoca almeno anteriore al IV secolo,
sulla scorta della tipologia delle lucerne a corredo delle tombe e che
egli ebbe ugualmente modo di osservare di persona.
- Questo ritrovamento, che si colloca lungo un asse viario in uscita
dalla città, si inserisce quindi nell'ambito della frequente prassi,
in epoca antica, di utilizzare queste zone per le sepolture e si ricorda,
a questo proposito, come a anche qualche centinaio di metri di distanza,
in prossimità di Caresanablot si scopersero tombe lungo quello che
era un asse viario in uscita da Vercelli.
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- NOTE
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- 1 Erroneamente qualche studioso
volle localizzare questo ritrovamento nella zona del rione Isola (Pantò
- Mennella 1994, p. 345, nota 24, fig.1), dove passava la strada per Gattinara
prima dell'apertura del nuovo ed odierno tracciato, già comunque
presente all'epoca nella quale scrive il Bruzza ed al quale certamente
egli si riferisce, poiché più oltre nel testo egli afferma
(Bruzza 1874, p. 203) per altro luogo: "[...] a poche centinaia di
metri dalla strada di Gattinara sulla sinistra di quella che va a Olcenengo
[...]" indicando dunque inequivocabilmente con il termine di "strada
di Gattinara" quella odierna e contemporanea alla presenza dello studioso
a Vercelli, l'unica che possa avere coerenze con la strada di Olcenengo.
- Tale questione, abbastanza grave data la sede prestigiosa
dell'intervento e la confusione che rischia di perpetuare circa la topografia
antica dei luoghi, deve inoltre essere più approfonditamente chiarita
alla luce delle conoscenze che abbiamo circa l'antico corso del Cervo e
la posizione di Caresanablot nella rete della viabilità antica a
nord di Vercelli.
- Infatti, poco oltre il testo dedicato alla necropoli
della via per Gattinara, Bruzza scrive: "[...] sulla medesima strada
[di Gattinara] nel luogo di Caresanablot ... [...]" (Bruzza 1874,
p. LIX). Se accettassimo per vera la posizione geografica della necropoli
della via per Gattinara assegnata dagli Autori dell'articolo, sembrerebbe
che il percorso antico che si dipartiva da Vercelli verso la Valsesia toccasse
il luogo di Caresanablot. Ciò è fuorviante in quanto Caresanablot
si trova sulla riva destra del paleoalveo del Cervo (Reis 1988, p. 306,
figg. 1-2-3) e ben lontano, comunque, dal tracciato della via che seguiva
il corso della Sesia, dopo aver varcato il Cervo a pochi passi dal Duomo
(Sommo 1990, p. 6). Concordiamo quindi con chi (Maggi 1987, p. 122) ha
giustamente localizzato la necropoli nell'area dell'attuale via Trento,
individuandovi la direttrice di un percorso del tutto autonomo rispetto
a quello della Valsesia e probabilmente diretto al Biellese.
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