176 (Tav. 15).
 
Ruderi presso la cascina Sapienza.
 
M. A. Cusano, storico vercellese del XVII secolo, ricorda come il nobile cittadino Alessandri, proprietario di terreni in prossimità della Sapienza, effettuando degli scavi in " [...] siti diversi attigui ad esso luogo [...]" rinvenne " [...] particolarità di qualificati fondamenta, mostruosi sarizzi e finissimi marmi [...] principio di graziosa scala havendovi scaglioni di nero marmo disposti con bell'ordine [...]"(Viale 1971, p. 40). Secondo il Bruzza, inoltre, (Bruzza 1874, p. L) sarebbe da collocare in questa zona il toponimo "ad columpnas" citato in un documento del 1555 per indicare un terreno allora di proprietà dell'ospedale di san Silvestro alla Rantiva.Fu proprio Bruzza a proporre l'identificazione di tali resti con "cospicui sepolcri". Di tale argomento ci siamo già occupati a proposito delle aree necropolari della strada per Casale (v. infra 150, tav. 14). Ritenendo, tuttavia, che sia quanto meno azzardato identificare questi antichi trovamenti con monumenti funerari, data la notevole distanza dal centro urbano, proponiamo l'ipotesi, assai più aderente alla realtà, che essi siano da interpretare con la presenza in zona Sapienza di una villa di notevole importanza.
Il ritrovamento, nei primi decenni dell'Ottocento, di una zona necropolare adiacente alla Sapienza, non fa che confortare tale ipotesi.