30 (Tav. 5)
 
Iscrizioni nelle fondazioni di Palazzo Viancino.
 
Alla metà del XVII secolo, si rinvennero sotto le fondamenta di Palazzo Viancino due iscrizioni (Bruzza 1874, pp. 8 e 42). Nella prima, praticamente integra e databile alla seconda metà del II secolo d.C., (Roda 1985, p. 18) si legge: Q. Valerius viator matronis V(otum) S(olvit) L(ibens) M(erito). Nella seconda lapide è invece riportato il testo: L.Virius Hermes L. Pompeius Pamphilius refec(erunt) (Roda 1985, p. 207). Il primo è senz'altro un ex voto sciolto da un fedele alle Matronae, culto il cui profondo radicamento a Vercelli e in parte del suo territorio è comunque attestato anche da recenti ritrovamenti coevi alla lapide1. Certamente non supportata da prove archeologiche sicure è la tesi secondo la quale ad un edificio dedicato alle Madri sarebbero da riferirsi parti di murature ritrovate alla metà del secolo scorso (Bruzza 1874 p. 43), e che presupponeva anche il legame con la seconda lapide, dedicata a due cittadini che avrebbero fatto risistemare l'edicola a loro spese. Questa ipotesi è resa tuttavia assai verosimile dalle nuove testimonianze archeologiche attestanti il forte radicamento locale del culto, di sicura origine preromana.
 
NOTE
 
1 Si veda a questo proposito: Spagnolo Garzoli 1996 e infra n. 28 (tav.5).

 

ILLUSTRAZIONI

57. Iscrizione dal palazzo Viancino, rinvenuta intorno al 1658. Seconda metà del II sec. d. C. (Roda 1985, p. 18).

ml sala h

58. Iscrizione dal palazzo Viancino, rinvenuta intorno al 1658 ( II sec. d. C.) (Roda 1985, p. 20).

ml sala h