31 (Tav. 5)
 
Tratto di via lastricata in via Verdi.
 
Rinvenuta nel 1852 durante gli scavi per la posa dell'acquedotto alla profondità di circa 3 m. (Bruzza 1874, p. 43), la strada era formata da basoli ed era larga 4.75 m. Essa seguiva il tracciato della odierna via Verdi in tutto il tratto che va da piazza Cavour fino di fronte al Palazzo Viancino 1. Da qui ad angolo retto piegava verso il vicolo che fiancheggia casa Alciati (ora Museo Leone). Secondo il Bruzza la strada, che si inoltrava al di sotto del palazzo, proseguiva verso via Duomo per sbucare presso l'antica chiesa di S.Maria Maggiore 2, e a conferma della sua tesi ricorda come un altro tratto di strada, che lui reputa la stessa, si rinvenne in "via della Torre" (oggi via Camillo Leone) proprio sulla linea del tracciato che egli ipotizzava (Bruzza 1874, XXXVI). Ovviamente, data la sommarietà delle descrizioni, non è possibile stabilire a quali epoche appartengano i tratti scoperti, ne se siano da ricondursi a tracciati coevi o comunque combacianti 3.
 
NOTE
1 In questo punto venne ritrovato il tratto di un muro, con colonnato ancora visibile, appartenente ad un edificio probabilmente da identificarsi con un'edicola o tempietto dedicato alle Matrone (si veda infra n. 28).
2 La chiesa, oggi scomparsa, sorgeva nella zona poi occupata da una parte del palazzo Buronzo.
3 Nonostante l'orientamento nord-ovest/sud-est possa far pensare ad una strada del reticolo viario urbano del I secolo d.C., epoca della probabile esecuzione di grandi opere pubbliche e di basolatura delle strade cittadine.