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- Iscrizione, mosaici e laterizi in casa Leone.
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- Nel giugno del 1879 C.Leone informa, con una lettera a padre L.Bruzza
(Sommo 1994, p. 230), dei risultati di uno scavo eseguito nella casa di
sua proprietà 1. Dallo sterro, che peraltro non diede i risultati
che forse il Leone stesso si aspettava data la zona nella quale avvenne
2, emersero materiali che, pur di interesse archeologico, si rinvennero
frammisti al terreno 3. Erano questi basoli quasi certamente appartenenti
ad una strada 4, laterizi e tegole di epoca romana, tessere in marmo
bianche e nere pertinenti ad un mosaico. Furono inoltre recuperati molti
frammenti di ceramica medievale e rinascimentale e la statua acefala di
un Santo martire in arenaria che tuttavia non rientrano nei limiti cronologici
di cui ci occupiamo. Non stupisce la presenza di questi ritrovamenti, in
quanto le parti di pavimentazione stradale sono assai probabilmente da
mettere in relazione con quelli rinvenuti a pochi metri nello scavo del
condotto in via Verdi e con quelle ritrovate in via Camillo Leone, anche
se non vi è certezza che tutti appartengano allo stesso tracciato
o allo stesso ambito cronologico. La presenza nel terreno di scavo di parti
marmoree da ricondursi ad un mosaico pavimentale, non stupisce poiché
la zona sicuramente e ovviamente fu interessata, in epoca romana, da edifici
anche di notevole pregio 5, essendo questa un'area assai prossima
al centro della città 6. Da questo scavo proviene anche un
frammento di lapide sepolcrale, databile alla seconda metà del I
secolo d.C., (Roda 1985, p. 54) e riportante gran parte dell'iscrizione
seguente: D(is) [M(anibus)] Euty[chiae] Geni[alis]
Mat[ri]. Anche un piccolo frustolo di iscrizione, riportante incisa
la lettera N, forse seguita da una A, venne alla luce in questa medesima
occasione (Ferrero 1891, p. 22).
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- NOTE
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- 1 Lo scavo avvenne quindi nell'area compresa tra via
Verdi e via S. Michele, luogo di abitazione del Leone, e rappresenta uno
dei primi esempii di indagine eseguita con il solo scopo di avere informazioni
e materiale archeologico al riguardo della zona in epoca antica.
- 2 Data la centralità dell'area in epoca romana
forse il Leone si attendeva materiale più abbondante e resti di
strutture abitative.
- 3 In quanto il sottosuolo era stato sconvolto dalle costruzioni
più recenti.
- 4 Tratti di strada oltre a quelli di via Verdi, si rinvennero
all'incrocio tra l'attuale vicolo Langosco e via C. Leone, ex via della
Torre, come ricordato dal Bruzza (Bruzza 1874, XXXVI)
- 5 In via S.Michele si rinvenne un pavimento a mosaico
in situ. Recentemente, inoltre, in uno scavo eseguito dalla Soprintendenza
in uno dei cortili del Museo sono emerse strutture abitative riferibili
ad una domus di epoca romana.
- 6 La presenza di importanti edifici nella zona tra piazza
Cavour e piazza M.D'Azeglio, già presupposta dal Bruzza, è
peraltro plausibile, data la natura dei ritrovamenti archeologici avvenuti
nelle vicinanze.
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