- 39 (Tav. 5)
-
- Tratti di murature e frammenti di pavimentazione marmorea in via
Gioberti. Frammento di statua in bronzo.
-
- Sempre nel 1866 durante le opere per la "tombinatura", oltre
ai tratti di strada basolata, in via Gioberti si rinvennero a circa 3,5
m di profondità alcuni tratti di murature in ciottoli e malta alternati
a filari di mattoni sesquipedali 1 (Sommo 1994, p.110).
- Le costruzioni, che correvano parallele all'attuale via, ed avevano
quindi un orientamento Est-Ovest, occupavano in lunghezza tutto il tratto
di via Gioberti compreso tra la torre Civica stessa e la casa d'angolo
con l'attuale piazza M.D'Azeglio; avevano differente larghezza che aumentava
verso piazza Cavour (Bruzza 1874, XXXVI) e, pressapoco nella zona che fronteggia
il passaggio che porta alla piazzetta dei Pesci, delimitavano alcune grosse
lastre di marmo bianco, le quali formavano un lastricato che si inoltrava
al di sotto delle case attuali 2.
- Questi ritrovamenti, pervenutici nell'estrema semplicità descrittiva
dell'epoca, rivestono tuttavia grande importanza in quanto costituiscono,
soprattutto per quello che riguarda le lastre marmoree 3 di pavimentazione,
validi indizi per ipotizzare la presenza nella zona, già intuita
peraltro dal Bruzza 4, del Foro.
- Anche altri elementi, emersi successivamente fanno ritenere l'ipotesi
plausibile (Sommo 1990, pp.136-137), anche se tuttora non provata. In particolare
ricorda il Bruzza come nell'area [...] si trovò già un grosso
dito di una statua di bronzo che vi doveva essere innalzata [...] (Bruzza
1874, p. XXXI; Guala 1938, p. 124 nota 26; Sommo 1990, p. 137). I recentissimi
lavori di sistemazione della pavimentazione stradale, certo con poca lungimiranza
e totale disinteresse per la storia della città, hanno sigillato
con un manto cementizio tutta l'area di via Gioberti e delle attigue piazze
precludendo per molti anni la possibilità di sondaggi archeologici
che, se intrapresi a cantiere aperto, avrebbero potuto chiarire alcune
problematiche fondamentali per la comprensione dell'antica topografia urbana,
aggravando di poco i costi delle opere.
- Da lavori per le fognature del 1890 in via Gioberti proverrebbe infine
un frammento di iscrizione cristiana raccolto
dal Leone (Roda 1985, p. 147) che rammenta la prossimità alla via
dell'antica chiesa di S. Maria Maggiore, ora scomparsa, da cui provengono
moltissime iscrizioni cristiane vercellesi.
-
-
- NOTE
-
- 1 La fonte della notizia è sempre il Caccianotti
che scrive a padre L.Bruzza nella stessa lettera con la quale lo informa
dei ritrovamenti dei tratti di strada basolata.
- 2 Il Caccianotti ricorda nella sua lettera come una di
queste lastre: è stata conservata e posta in città..Quale
sia stato il suo utilizzo e se sia oggi ancora reperibile non è
purtroppo dato sapere.
- 3 Proprio la presenza di questi manufatti fa pensare
alla prossimità di importanti edifici pubblici, sui quali forse
sorsero successivamente il broletto e la torre del Comune medievale.
- 4 Che a proposito dei muri scoperti nel 1850 all'angolo
tra piazza Cavour e via Gioberti, notava come fossero "belli e solidi
e fatti all'esterno con mattoni arrotati" così che "sembra
non essere vano pensare che appartenessero ad edifici di una certa mole
quali solevano essere quelli che circondavano il Foro"
|