- 52 (Tav. 6).
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- Murature e pavimento a mosaico in casa Carboni (via Borgogna).
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- Scoperti nell'agosto del 1909 nella casa Carboni al civico numero 10
di via A. Borgogna, in uno scavo per le fondamenta di un edificio (Mella
1909, p. 124). Lo scavo abbastanza esteso e le puntuali notizie raccolte
da F.A.Mella e dal Marocchino, corredate da un discreto, per l'epoca, rilievo,
hanno consentito di avere un' idea abbastanza chiara del ritrovamento.
- Avvenuto a circa 2.5 metri al di sotto del livello stradale, lo scavo
ha messo in luce vari tratti di murature ed una vasta superficie pavimentale
ricoperta da un mosaico. Si denotano, in questo ritrovamento, diverse fasi
edilizie e di occupazione del sito.
- Ad un'epoca probabilmente anteriore alla pavimentazione musiva, è
da collocarsi una vasta area di acciottolato e malta (K) alla profondità
di circa tre metri dal livello odierno.
- Quasi sicuramente successive, tenuto conto della maggiore vicinanza
al piano stradale attuale, sono le tracce di almeno due ambienti in muratura
costituita da ciottoli e malta, orientati secondo l'asse Est-Ovest, di
cui uno, con una superficie di circa 4 x 3.5 m, ricoperto da un mosaico
a motivo geometrico.
- Al di sopra di essi si impostava una ulteriore fase di costruzione
rappresentata da due grossi muri in ciottoli e malta (D-E) che potrebbero
racchiudere due ambienti all'incirca corrispondenti ai precedenti. Nella
parte superiore dei tratti di muratura sono disposti mattoni romani sesquipedali.
Forse pertinente a questa fase costruttiva è la copertura del mosaico
con un pavimento di calcestruzzo, mentre probabilmente successiva è
la costruzione di un tratto di muro orientato Nord-Sud in ciottoli e malta
con filari di mattoni sesquipedali. Questa muratura, costeggiante la strada,
è considerata da chi la vide come di esecuzione tarda, su di essa
si impostavano le costruzioni medievali a scarpa.
- Una tomba, probabilmente priva di corredo, venne ritrovata tra gli
ambienti, posta sul pavimento a mosaico, e risale evidentemente al periodo
dell'abbandono delle strutture 1. Il rinvenimento in questa zona
della città di costruzioni abitative di un certo pregio concorda
con i numerosi ritrovamenti simili situati a pochissima distanza, che confermano,
ove ce ne fosse bisogno, l'importanza di quest'area nella città
in epoca antica 2.
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- NOTE
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- 1 L'abbandono di strutture abitative è ritenuto
possibile a Vercelli già attorno alla fine del II sec. d. C.. Su
questi abbandoni non era infrequente la sovrapposizione di aree cimiteriali
o di tombe isolate, casi ampiamente documentati anche a Vercelli.
- 2 Anche nelle case ai lati di casa Carbone si ebbero
ritrovamenti. Nel 1922 nella casa Carena si rinvennero murature, lastroni
in pietra ed un acciottolato, mentre presso casa Stara (il cui sito è
oggi occupato da un moderno caseggiato) si misero in luce tracce di mura
(Chicco FaccioVola 1979, pp. 219-220).
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- Guala 1938, p. 168
- Viale 1971, p. 37
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