- 70 (Tav. 8).
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- Tratto di via basolata e ritrovamenti recenti presso l'edificio
dell'albergo Tre Re.
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- Il Bruzza fa esplicita menzione di un tratto di strada a 2,70 m di
profondità presso il Tre Re (Bruzza 1874, p. XXXVIII). Dovrebbe
trattarsi di uno dei due tratti di via emersi nello scavo del 1855 in via
G. Ferraris. Questo in particolare proseguiva sia sotto la così
detta casa S. Agabio, dove ne è attestata la presenza (Chicco-Faccio-Vola
1961, pp. 118-288; Viale 1971, p. 32, V) a m 3,40 di profondità,
e sia sotto l'edificio stesso del Tre Re, con andamento parallelo a via
Balbo. I recenti lavori per la sistemazione dell'edificio della Cassa di
Risparmio di Torino devono avere messo in luce sia i resti della via che
delle case che la fiancheggiavano. Ne abbiamo memoria da coloro che abitano
nell'edificio attiguo di via Laviny che videro lo sterro (Gambari, Gabutti
1993, p. 303). L'importanza di quest'ultimo ritrovamento è costituita
dall'appartenenza di quanto messo in luce al periodo precedente alla romanizzazione
ed al legame che i reperti rinvenuti hanno con la zona necropolare protostorica
la cui presenza in quest'area è ampiamente nota 1. Un' olla di impasto di epoca protostorica, ora al
Leone, proviene da questa zona.
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- NOTE
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- 1 Anche i recenti lavori, seguiti con curiosità
dagli abitanti delle case circostanti, per la sistemazione dello stabile
da adibire a sede della Cassa di Risparmio di Torino, e immediatamente
retrostante il fabbricato dell'ex Albergo Tre Re, devono avere messo in
luce resti archeologici. Questi forse appartenevano sia alla strada romana
presente nell'area ed alle case che la fiancheggiavano, sia forse alla
già conosciuta area necropolare preromana.
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- Guala 1938, p. 171.
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