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Murature, ambienti e pavimentazioni.
 
Sempre dagli scavi per l'acquedotto del 1850-51 si ha notizia del ritrovamento di alcuni tratti di murature (Bruzza 1874, XXXVI). Il Bruzza stesso ricorda come fossero [...] sulla piazza innanzi alla casa che è sull'angolo del lato orientale [...] belli e solidi e fatti all'esterno con mattoni arrotati [...]; questo particolare sulla loro costruzione accurata fa inoltre ipotizzare al barnabita come questi potessero appartenere ad edifici di una zona prossima al Foro 1 occupata quindi da edifici di pregio.
La planimetria, seppur sommaria, che venne stilata riporta in questo caso alcune interessanti note al riguardo. è così possibile apprendere come i tratti di mura si conservassero per una parte in alzato 2 e, a conferma di quanto riferito dal Bruzza, presentassero una tecnica di esecuzione di alta qualità 3. L'osservazione della pianta dello scavo permette anche di notare come le cortine murarie delimitassero probabilmente due vasti ambienti con pavimentazione realizzata in opus signinum. L'orientamento delle strutture sarebbe disposto secondo un asse in direzione Nord Ovest-Sud Est 4.
 
NOTE
 
1 La cui ubicazione, ipotizzata sulla base di numerosi indizi, è assegnabile alla zona compresa tra piazza Cavour e piazza M. D'Azeglio.
2 Nelle note è riportato come i pavimenti si trovino ad una profondità di circa 2.70 m, mentre le murature siano ad un livello di soli 0.70 m rispetto al piano attuale.
3 Sempre nelle annotazioni al rilievo.
4 Rispettose di questo orientamento sono le due insulae rinvenute, sempre nel secolo scorso, a poca distanza all'imbocco di via G.Ferraris e databili probabilmente al I secolo d.C.