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Comunicato Stampa del 10/11/08 dei Verdi Nerviano sulla
"Crescita Zero"
Nerviano, ha subito negli ultimi decenni una incontrollata esplosione urbanistica e visto occupare suoli agricoli da cemento ed asfalto, che hanno consumato una risorsa limitata e preziosa.
Il territorio e' quasi completamente occupato da costruzioni, spesso oggetto di speculazioni ( vedi il famoso "fungo" di Garbatola ), od infrastrutture (molti vorrebbero "regalarci" anche il Sempione bis) ed ancora dobbiamo capire la reale portata di Expo 2015.
Non si tratta solo della perdita del paesaggio agricolo e di approvvigionamento alimentare locale, identita' e cultura (peraltro importanti) ma dello spazio vitale minimo per territori vivibili.
Spesso la crescita edificatoria e demografica non si e' accompagnata ad una proporzionale aumento dei servizi al cittadino, in questi tempi di crisi e' piuttosto facile prevederne una compressione.
La nostra città si sta dotando del PGT, una occasione per indirizzarne il futuro ed incidere sulla qualita' della vita di tutti. Sarebbe grave se si decidesse di continuare in modo miope, a erodere il poco spazio disponibile aumentando la pressione umana su un territorio gia' al collasso.
E' quindi doveroso che singoli cittadini, associazioni ed altri soggetti diano voce alla preoccupazione che ulteriori espansioni priverebbero sostanzialmente della risorsa suolo, le generazioni future.
Dall'altra parte, chi amministra, dovrebbe con lungimiranza investire sul benessere di tutti e preservare il territorio ancora vergine, con buonapace di chi ( legittimamente) vorrebbe trarre rendita dalle nuove edificazioni.
In Lombardia ci sono esempi (come Cassinetta di Lugagnano), dove questa sensibilita’ e’ stata messa in pratica.
In questo caso, si dovrebbe rilanciare ed incentivare il recupero degli spazi nei centri storici e aree industriali dismesse, introducendo anche pratiche di efficenza ed autoproduzione energetica, compiendo anche una buona cosa dal punto di vista sociale, rivitalizzando zone spesso fatiscenti e disabitate ( come gia' indicammo nel programma elettorale del 2006).
Potremmo anche riconoscere ai proprietari, la funzione importante dei territori inedificati e/o agricoli detassandoli e aiutandone la valorizzazione e la tutela.
Questa è la nostra proposta per una Nerviano sostenibile.
Comunicato Stampa del 14/10/08 di Monica Frassoni - Verdi/ALE al Parlamento Europeo
IRRESPONSABILE FAR CADERE IL PACCHETTO ENERGIA-CLIMA
è in atto una campagna di disinformazione
Il governo italiano domani verrà a fare la parte del nano nella lotta ai cambiamenti climatici".
Monica Frassoni, presidente dei Verdi al Parlamento europeo, commenta duramente la posizione annunciata da Berlusconi e dai suoi ministri in merito al pacchetto energia messo a punto un anno fa dai Capi di Stato e di governo e che verrà discussa domani nel Consiglio dei ministri Ue.
"Berlusconi - spiega Frassoni - minaccia addirittura il veto pur di fermare l'adozione di misure virtuose per la lotta all'effetto serra e per difendere la competitività delle nostre industrie troppo dipendenti dai combustibili fossili. Forse non sa che queste decisioni si prendono a maggioranza.
Anche questo dimostra la totale approssimazione e irresponsabilità della posizione del governo italiano, che ha sposato in modo acritico la posizione della parte più retriva di Confindustria che continua volutamente a sottostimare i vantaggi che una tale strategia ha per l'Italia in termini di efficienza energetica, di impiego in nuovi settori non delocalizzabili e in termini di risparmio per favorire solo le industrie non virtuose.
Si tratta di una vera e propria campagna di disinformazione, basata su dati non verificati, su falsi annunci e approssimazione assoluta.
La base del negoziato che avrà lungo nel Consiglio Ue è il pacchetto di proposte licenziate a larghissima maggioranza dalla commissione ambiente del Parlamento europeo la scorsa settimana: il sostegno massiccio (44 voti a favore, 20 contro e 1 astenuto) alla proposta di direttiva ETS sulla borsa delle emissioni post 2012 e la quasi unanimità sulla condivisione degli obiettivi del pacchetto energia sono un segnale forte che il Consiglio non potrà ignorare e così il governo italiano.
Il Parlamento, infatti, ha già detto no a quote di emissione fuori asta e no a un maggiore ricorso a CDM e Joint Implementation (gli strumenti flessibili che consentono a uno Stato membro di godere di crediti derivati dalla riduzione di emissioni realizzate in paesi terzi).
Il Parlamento ha deciso sulla base delle indicazioni degli esperti sul clima ONU secondo i quali occorre ridurre le emissioni a casa nostra, senza scorciatoie che implichino un aumento di emissioni altrove.
Se non ci muoviamo rapidamente per limitare l'aumento di temperatura nei prossimi decenni entro i 2°C, il sistema economico mondiale dovrà pagare dei costi altissimi: il rapporto di Nicholas Stern li stima tra il 5 e il 20% del PIL, ben altra cosa rispetto allo 0,6% preventivato dalla Commissione per l'applicazione delle direttive 20/20/20 tanto odiate dal nostro governo e dagli industriali italiani.Insomma, se non facciamo niente ci troveremo in una situazione ancora peggiore perché irrimediabile, rispetto alla attuale crisi finanziaria e bisognerà pagare un conto salatissimo.
Il governo italiano ha la scelta fra mettersi dalla parte di coloro che accelerano il disastro o coloro che cercano di trovare una soluzione."
A
volte Ritornano!!!
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No agli OGM!!!
il 15 settembre ha preso il via la consultazione popolare promossa dalla Coalizione ItaliaEuropa liberi da OGM, che si e' conclusa il 15 novembre scorso con un brillantissimo successo.
La consultazione ha l'obiettivo di promuovere su tutto il territorio nazionale un dibattito sul futuro del settore agroalimentare italiano, delle produzioni di qualità, del nostro modello di sviluppo e della partecipazione democratica, ribadendo la nostra scelta per un modello agroalimentare di qualità, sicuro per la salute, rispettoso dell'ambiente e del clima e soprattutto libero da organismi geneticamente modificati.Per saperne di piu' e per collaborare: http://www.liberidaogm.org/liberi/
Campagna promossa da Greenpeace per chiedere al Consorzio del Parmigiano Reggiano di bandire la Soia OGM dai mangimi delle loro bovine.
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Manuale di Autodifesa ambientale del CittadinoScaricabile in PDF 1.4 MB |
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Ultimo aggiornamento: 24/11/2008 |
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