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OGM (Agosto-Settembre 2000)
Manipolazioni genetiche
e finanza.
Sì al finanziamento
di progetti di MG in agricoltura, sia pure dopo attento esame; ma no
a quelli animali e umani. Per la prima volta il colosso olandese Radobank-
banca leader mondiale per i prestiti in agricoltura- annuncia la propria
posizione sugli OGM. L’istituto finanziario ha pubblicato un decalogo
che fissa i criteri che seguirà, nel concedere fondi in questo
comparto.
Tra l’altro si afferma che
la modificazione genetica …"si è già spostata dai
laboratori alle cucine e nei giardini di ciascuno di noi. E’ un tema
dal confronto quotidiano. I clienti e i dipendenti della banca devono
conoscere il ns. approccio e quali linee guida intendiamo ispirarci
nella concessione di prestiti o alla partecipazione ad attività
che fanno uso di OGM o delle tecnologie per la loro produzione. Non
finanzieremo progetti di manipolazione genetica e clonazione umana."
Per quanto riguarda il campo
animale il NO sarà la regola generale ad eccetto : mancanza di
alternative mediche ad interventi genetici o necessità di prevenire
malattie in paesi in cui l’allevamento animali è di vitale importanza.
L’apertura agli OGM in agricoltura avviene comunque in modo critico,
ossia : "tenendo conto di leggi e regolamenti vigenti"…ma
si ritengono gli OGM "necessari per superare minacce alla salute,
alla natura ed all’ambiente", ma "rispetta le preoccupazioni
esistenti nella società sui possibili effetti da essi derivanti".
Le decisioni di finanziamento saranno quindi prese dopo aver preso in
considerazione una serie di fattori: il valore aggiunto per la società
ed i consumatori, l’assenza di alternative migliori, l’accettabilità
dei rischi da un punto di vista scientifico ed altri elementi. Nel ’99
Radobank ha concesso prestiti per 170 miliardi di Euro nel settore agroalimentare.(ANSA
25/8/00)
Commento : non condivisibile
nei contenuti, ritengo anche contradittori, ma riconosco una trasparenza
inusuale al mondo finanziario e auspicabile per chi opera nel settore
degli OGM.
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