Verdi Nerviano
21 gennaio
2003
Lunedì 20 gennaio,
la Commissione Consigliare III ha esaminato il Piano Cave provinciale,
che la Giunta Colli ha già adottato. Il mio voto è stato contrario a
quanto previsto dal documento.
La sensazione è
che, come nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, il territorio
viene concepito solo come una risorsa economica da sfruttare, soprattutto
senza discuterne con gli enti locali interessati e quindi sulla testa
dei cittadini. Sembra, che solo i cavatori, siano stati coinvolti. Il
fabbisogno totale di inerti appare sovradimensionato alle esigenze reali
e nuove risorse sfruttabili vengono concesse anche in presenza di corridoi
ecologici, aree boscate, rogge e canali.
Il Parco del Roccolo
viene interessato al limite dei propri confini, adiacenti ad un ganglio
principale in territorio di Arluno. Per Nerviano è previsto un ampliamento
di attività già esistente, per giunta in un'area dove sorge l'impianto
di recupero inerti, autorizzato dalla Regione. Errore o omissione ?
Di questa incongruenza ho personalmente avvertito il Gruppo Consigliare
provinciale dei Verdi, visto che inoltre non sono presenti indicazioni
sul volume sfruttabile del giacimento stesso.
No, grazie il ns.
territorio ha già dato troppo.
Del resto le stesse
relazioni tecniche indicano che il Bacino del Legnanese (di cui facciamo
parte) ha già produzioni annue consolidate vicine alla potenzialità
annua di 1.000.000 di metri cubi di inerti.
Le vicende del
passato ci hanno insegnato, come spesso le ex-cave vengono poi riempite
con rifiuti (magari tossici) e in maniera illegale. Senza contare che
magari, il nuovo materiale estratto verrà usato in opere (autostrade,
Alta velocità ferroviaria, pedemontane e varianti stradali) a cui le
ns. popolazioni si stanno opponendo.
Il Consigliere
dei Verdi
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