S. Caterina Valfurva, la neve per tutti i gusti

 

L'inverno aggiunge un'affascinante aspetto alla già entusiasmante natura della montagna valtellinese, quello della neve, che trasforma e rinnova l'ambiente protetto del Parco dello Stelvio nella sua valle più rappresentativa, la Valfurva.

Alla testata della valle il villaggio di S. Caterina Valfurva è posto nel punto d'incontro delle valli dei Forni e del Gavia, nel centro del gruppo montuoso dell'Ortles-Cevedale.

La posizione e le caratteristiche climatiche hanno resa famosa questa località per le eccellenti caratteristiche del suo manto nevoso. Queste caratteristiche sono ben note ai comitati organizzatori delle competizioni internazionali di sci sia per la discesa che per il fondo.

Ma non è tutto, le caratteristiche di questo ambiente naturale sono per elezione adatte a tutte quelle attività invernali alternative allo sci che oggi richiamano tanti appassionati di natura e sport naturali.

Le possibilità offerte spaziano dunque da un diverso uso degli attrezzi che affrontano il manto nevoso naturale non preparato invece di seguire le piste tracciate e preparate, agli attrezzi che per tradizione, o per adattamento successivo sono state sviluppati nel corso degli anni.

 

sci fuoripista

Lo sci fuoripista, praticabile con i normali attrezzi da pista, oppure con i più tecnici sci da scialpinismo si può intendere in diversi modi, e ciò ne condiziona le scelte di terreno e di effettuazione. Fuoripista per:

- migliorare ed affinare le capacità e la sensibilità dello sciatore, che comunque finalizza l'attività fuoripista ad un'attività complementare ed integrativa alla discesa su pista

- scoprire le bellezze dell'ambiente invernale con gli attrezzi che permettono di visitare ampi spazi con uno sforzo fisico contenuto utilizzando gli impianti di risalita per prendere quota

- avvicinarsi allo scialpinismo, sia come preparazione tecnica ed allenamento alla discesa su neve naturale, che disciplina per acquisire esperienza sul terreno (in una giornata di fuoripista si percorrono decine di chilometri e si scendono migliaia di metri di dislivello)

Attrezzatura necessaria:

sci: da discesa, o se possibile da scialpinismo, che dispongono di una spatola che migliora il galleggiamento in neve fresca, la lunghezza ideale è leggermente inferiore a quella che si usa in pista

scarponi: vanno benissimo quelli da pista purchè siano abbastanza morbidi e permettano una buona flessione anteriore che migliora l'escursione nei piegamenti

attacchi: devono essere regolati per uno sgancio più facilitato, mai troppo duri in ogni caso (a meno che si voglia fare dello sci ripido su nevi molto dure)

bastoncini: con rotelle più ampie per un migliore appoggio nella neve soffice

 

racchette da neve

Le racchette da neve che aumentando la superficie di appoggio del piede ne diminuiscono la pressione sul manto nevoso permettendo un maggior galleggiamento che rende possibile la progressione sia in salita che in discesa con uno sforzo ridotto. Le racchette per:

- rendere accessibile l'ambiente invernale all'escursionista con uno sforzo contenuto, soprattutto nel caso di escursioni condotte da guide che tracciando il percorso affrontano lo sforzo maggiore, lasciando una comoda traccia per i clienti

- procedere dove gli sci introducono troppe limitazioni, per esempio in boschi se si vuole fare avvistamenti di animali

- effettuare delle divertenti discese in neve fresca per chi non scia

- imparare le caratteristiche del manto nevoso nei suoi strati, e nella disposizione in vari situazioni orografiche (dossi, vallette, varie esposizioni al sole) 

Materiali necessari:

racchette da neve: sulle nostre nevi vanno benissimo le "ciaspole" tradizionali delle Alpi, quelle con l'anello in legno a forma di fagiolo e la rete in cordino. Particolare attenzione deve essere posta al sistema di aggancio alle calzature che deve essere semplice anche in caso di formazione di ghiaccio, e bene adattabile ai vari tipi di calzatura. Le racchette a maggior superficie, di derivazione canadese, risultano poco agili e troppo ingombranti per i nostri terreni. Le racchette in plastica pongono il problema della fragilità del materiale con le basse temperature ed in caso di impatto con rocce.

Bastoncini: comuni da sci, ma un pò più lunghi e con dischetto più largo e manopola comoda per un buon appoggio della mano senza affaticare l'avambraccio

calzature: ideali sono quelle da trekking con la ghetta completa che copre interamente dalla suola a sotto il ginocchio, ma pressochè qualsiasi calzatura da montagna con ghetta può andar bene. Itinerari semplici sono effettuabili addirittura con i "moon boot".

 

scialpinismo

Lo scialpinismo è una tecnica che si avvale di sci e pelli di foca per viaggiare con pochissimi limiti (quelli imposti dall'orografia o dalle condizioni d'innevamento) attraverso il territorio montano innevato.

Lo scialpinismo è quella disciplina che in primavera, quando il manto nevoso è bene assestato anche in quota, permette di salire praticamente su tutte le cime del gruppo Ortles-Cevedale. Scialpinismo per:- uscire dalle piste battute senza il limite imposto dalla presenza degli impianti, la tecnica scialpinistica permette la risalita dei pendii nevosi

- affrontare itinerari escursionistici in basse o medie quote, o alpinistici a quote anche superiori ai 3000 mt

- una simbiosi massima con l'ambiente innevato, lo sforzo di progressione è minimo anche su abbondanti spessori del manto nevoso

 

Materiali necessari:

sci da scialpinismo: questi sono ottimi attrezzi anche per la pratica dello sci fuoripista, si tratta di sci realizzati con tecniche costruttive tali da garantire la sicurezza su neve ghiacciata, il galleggiamento sulla neve polverosa, e la leggerezza

attacchi da scialpinismo: devono permettere una tenuta equivalente a quelli da pista per la discesa, devono articolarsi come quelli da fondo per la salita, devono garantire la massima sicurezza di sgancio anche per cadute a bassa velocità e con neve morbida

scarponi da scialpinismo: devono permettere una sciata controllata in discesa, comodità di calzata durante la salita, precisione di camminata nei tratti senza sci

pelli di foca e rampanti: le prime impediscono lo scivolamento all'indietro dello sci, applicandole durante la salita, i secondi garantiscono la tenuta dello sci in salita su neve ghiacciata

 

sci di fondo escursionistico ed il telemark

Lo sci di fondo escursionistico ed il telemark, due discipline simili che adottano in comune la tecnica dell'attacco che non blocca il tallone (anche se esistono accessori che permettono di farlo), ed attrezzi e scarpe più leggeri in due gradazioni differenti.

Per la pratica dello sci di fondo escursionistico si può utilizzare anche la classica attrezzatura da pista, anche se usufruendo di questa è consigliabile preferire uno sci un pò più largo e delle calzature un pò più alte.

Il telemark è una tecnica che oggi si può bene affinare sulle piste in quanto le scuole di sci l'hanno introdotta tra le discipline d'insegnamento, vengono utilizzati degli attrezzi specifici, da telemark, per l'appunto.

Sci di fondo escursionistico per:

- affrontare dei semplici itinerari in neve fresca con limitati dislivelli e contenute pendenze utilizzando un'attrezzatura leggerissima ed economicissima

- affrontare lunghi itinerari con contenuto affaticamento per via della massima efficienza dell'attrezzatura

Telemark per:

- affrontare itinerari più complessi di quanto detto precedentemente, fino ad affrontare veri e propri percorsi da scialpinismo

- permettere di affrontare condizioni di innevamento più impegnative come neve ghiacciata o crostosa

Materiali necessari:

per il fondo escursionistico: dall'attrezzatura da pista ad un'attrezzatura più dedicata all'escursionismo, con sci più larghi e leggermente più corti, attacchi a tre punte, scarpe un pò più alte con ghettina per il telemark: esiste un'attrezzatura definita, con sci laminati, attacchi e scarpe (più pesanti) da telemark

 

La sicurezza

L'ambiente invernale innevato presenta alcune caratteristiche che consigliano decisamente l'organizzazione e la gestione di un'escursione da parte di una guida alpina. Semplici e brevi escursioni, come ad esempio quelle su stradine forestali nel bosco, possono anche essere affrontate in maniera autonoma dopo aver acquisito un pò di esperienza di escursioni invernali sfruttando le capacità didattiche delle guide alpine.

Particolarmente a rischio se affrontata con leggerezza è la pratica dello sci fuoripista, in quanto dalla sommità degli impianti di risalita si possono affrontare una enorme varietà di itinerari di discesa attraversando anche zone rese pericolose dallo stato della neve. Gli sci sono attrezzi che percorrono rapidamente grandi distanze, è facile trovarsi inaspettatamente in zone a rischio, inoltre la forma dell'attrezzo è tale da incidere spesso profondamente lo strato nevoso creando pericolose aree deboli che possono originare fratture.

Le racchette da neve hanno il vantaggio di permettere una via diretta (anche sulla massima pendenza) che influisce meno sulla stabilità del manto nevoso, inoltre per le loro caratteristiche intrinseche limitano la realizzazione delle escursioni a condizioni d'innevamento non troppo abbondanti.

Gian Pietro Verza