FERMIAMO HAIDER PARTENDO DA VIA DEI GORDIANI
''Gli esseri umani nascono liberi e uguali, pari in
dignita' e diritti''. E' l'art. 1 della Convenzione dell'Aja, ratificata dallo
stato italiano. A Roma, a due passi dal centro, in via dei Gordiani, questo
principio rimane lettera morta.
Duecento persone (fra cui cento bambini)
vivono da oltre vent'anni in una condizione di miseria e d'abbandono, in
baracche costruite alla buona, altamente infiammabili, addossate le une alle
altre in un labirinto di sporcizia e fango - come nelle favelas brasiliane.
Niente di nuovo, purtroppo; ma questa volta
la storia poteva essere diversa: la gente di via dei Gordiani doveva passare
l'inverno dentro case in muratura, al riparo dal vento, dal freddo e dal rischio
di incendi. Il progetto della Regione Lazio, del Comune e dello I.A.C.P.
(Istituto Autonomo Case Popolari) risale a cinque anni fa e prevedeva anche la
sistemazione delle strade, la ristrutturazione di mille alloggi nel quartiere e
la creazione di un grande parco: un elemento di degrado che si trasforma in
un'occasione di crescita, portando beneficio a tutta la popolazione.
Solo che i fondi stanziati sono stati fermi in banca per anni, la variante
urbanistica non e' mai approdata in consiglio comunale e l'idea del villaggio e'
rimasta sulla carta fino a che la Regione Lazio, conquistata da Storace, ha
definanziato il progetto. Come mai?
La ragione e' semplice e risiede in un
dettaglio: queste duecento persone sono rom e in questo paese,
evidentemente, un rom non e' un cittadino come gli altri. Puo' essere ospitato
in un ''campo'' ma non ha diritto a una casa - le case sono riservate agli
italiani ''d.o.c.''. E oggi la gente di via dei Gordiani rischia di essere
cacciata dal quartiere in cui vive da decenni.
I firmatari di questo appello sono convinti
che situazioni come quella di via dei Gordiani siano l'unità con cui si misura
il livello di civilta' raggiunto dalla societa' nel suo insieme.
E' tempo che si faccia strada la consapevolezza che la libertà e la felicità
dell'altro sono l'unica reale garanzia della nostra felicità e
libertà. Che quando si comincia a fare distinzioni fra cittadini di serie A e
di serie B, quando si riconoscono ai primi dei diritti che non valgono per gli
altri, quando si decide di abbandonare al loro destino i piu' esposti, meno
tutelati, quando, in poche parole, la parte piu' consapevole della societa'
mostra di vergognarsi delle sue ragioni e rinuncia a contrapporre i propri
principi alle argomentazioni razziste della destra, quando accade tutto questo i
piccoli Haider crescono.
I firmatari di questo appello chiedono che
gli amministratori della città e della regione Lazio provvedano immediatamente
all'installazione dei moduli abitativi provvisori indispensabili per la
sopravvivenza fisica della comunita' rom di via dei Gordiani.
Nello stesso tempo pressantemente chiedono che la Regione Lazio ristabilisca i
fondi per la creazione del villaggio e la riqualificazione del quartiere. La
realizzazione di questo progetto d'avanguardia a livello europeo stabilirebbe un
precedente importantissimo, fornendo un'indicazione concreta per un'inversione
di tendenza nelle politiche verso il popolo rom.
E costituirebbe un primo passo verso il
rispetto dei diritti di chi e' parte integrante della citta' e ha pagato un
prezzo altissimo per le condizioni disumane in cui e' costretto a vivere.
Moni Ovadia, Goran Bregovic, Tony Gatlif, Adolfo
Perez Esquivel (premio Nobel per la pace), Dario
Fo (premio Nobel per la letteratura), Franca Rame, Josè
Saramago (Premio Nobel per la letteratura), Paco Ignacio Taibo II,
Rossana Rossanda, Marco Revelli, Italo Moretti, Laura Betti, Carla Gravina, Rita
Borsellino, Carlos Montemayor, Predrag Matvejevic, Miklos Hubay, Paolo Rossi,
Altan, Vauro, Sandro Portelli, Enrico Ghezzi, Daniele Cipri', Franco Maresco,
Silvano Agosti, Ersilia Salvato, Raniero La Valle, Giovanni Franzoni, Stanislaw
Staniewicz (vicepresidente International Romani Union), Mario Boccia, Tano
D'Amico, Danilo De Marco, Alberto Grifi, Zak Santiago Alam, Ian F. Hancock,
Leonardo Piasere, Nicholas Csergo, Thomas Acton, Joshua Horowitz, Zuf de Zur,
Mauro Masi, Nichi Vendola, Luisa Morgantini, Giovanni Russo Spena, Francesca
Izzo, Paolo Cento, Luigi Manconi, Walter De Cesaris, Giorgio Gardiol, Gianfranco
Schiavone, Salvatore Bonadonna, Patrizia Sentinelli, Pio Baldelli
Estela Carlotto, Lita Boitano, Santina Mastinu, Julio Morresi, Luis Mazzocchi,
Vanina Marras, Irma Escrivo, Graciela Wagner (familiari di desaparecidos
italiani in Argentina) Ilsa Albani (avvocato DD.HH.)
Fabio Alberti, Illia Rosenthal, Raul Mordenti,
Nicky Fasquelle, Stefano Anastasia, Julia Lovell, Bart Wordsworth, Rosemary
Sales, Lawrence S. Mayer, Nicoletta Bosco, Kate Carlisle,Piero Colacicchi,
Sergio Bontempelli, Giuliano Campioni, Isa Ciani, Gigi Perrone, Elena Ulivieri,
Mauro Cristaldi, Romana Sansa, Silvana Grippi, Dimitris Argiropoulos, Silvia
Golino, Claudia Fregoli, Elio Rindone, Anna Gigli, Jason Nardi, Grazia Naletto,
Giorgio Quaranta,Mirella Sartori, Efrem Fava, Joanne Thorpe, Marco Morandi,
Alessandro Di Meo, Marco Nieli, Sandra Cangemi, Luciana Marinangeli, Maria
Mantello, Maria Jatosti, Cristina Annino, Giovanni Di Castro, Mariangela
Prestipino, Andrea Lena Corritore,
I.C.S. - Consorzio Italiano di Solidarieta',
Coordinamento degli immigrati di Brescia, Lega Internazionale per i Diritti e la
Liberazione dei Popoli, Unione Inquilini - Roma, Federazione Giovanile
Evangelica - Roma, Africa Insieme - Toscana, Associazione Amengia, Comitato per
la Difesa dei Diritti degli Immigrati - Lecce, Redazione di Carta, Un ponte per
Bagdad, Associazione popoli minacciati / Ges. für bedrohte Völker, Opera
Nomadi - Campania
(L'appello e' promosso dal Coordinamento cittadino per la realizzazione
del villaggio rom di via dei Gordiani. Le adesioni possono essere fatte
pervenire via e-mail a questo indirizzo: pignoni@mat.uniroma1.it
oppure telefonicamente ai numeri 06-77202758, 0380-5232344, 0333-4636334)
L'adesione
di Saramago giuntaci via e-mail |