Niente case ai rom di
Roma
VIA
DEI GORDIANI Storace boccia il progetto e "ospita"
anziani e handicappati. Se italici
CI. GU. - ROMA
Nella scorsa puntata vi avevamo parlato del
villaggio rom di via dei Gordiani, a Roma. Volevamo
raccontarvi un'"occasione persa". A via dei Gordiani doveva
essere costruito un "villaggio": per la prima volta i rom
avrebbero vissuto in case vere. Contestualmente sarebbe
stato riqualificato l'intero quartiere. Ma le passate elezioni
regionali fecero naufragare tutto. Mercoledì scorso la
vicenda è giunta al suo epilogo: come simpaticamente recitava
un comunicato stampa "la giunta Storace ha tolto le fondamenta
al villaggio rom". L'altroieri, infatti, la giunta della
regione Lazio - quella della censura ai libri di testo, del no
alla pillola del giorno dopo e dell'assegno per il terzo
figlio - ha deciso di definanziare il villaggio. Non solo. Al
suo posto verranno costruiti 100 alloggi per giovani coppie,
anziani e handicappati: le categorie speciali della
legge 179 del '92, "una vera emergenza sociale" secondo
l'assore Dionisi. C'è però una quarta categoria prevista da
quella legge, i rom."Dionisi faccia un salto al campo rom:
troverà tantissimi anziani, tantissime giovani coppie e molti
handicappati, purtroppo, anche tra i bambini", ribatte il
Coordinamento cittadino che si occupa da tempo del
travagliato progetto. E mentre Marco Marsilio (ex capogruppo
comunale di An) propone un "brindisi" domenica a mezzogiorno a
piazza San Gerardo, il Coordinamento dice: "I rom non sono
soli, e la città saprà difendere la loro presenza e i loro
diritti". Il capogruppo di An Fabio Rampelli, intanto, si
lancia in dichiarazioni a sfondo xenofobo, ma c'è chi propende
per un maggiore bon ton, come l'assessore Dionisi: "La
realizzazione del villaggio rom in quest'area presentava
alcune problematicità dal punto di vista urbanistico,
paesisitico e archeologico". La Conferenza dei servizi
appositamente convocata si concluse però con il parere
positivo di tutti gli organi competenti. Lo sa Dionisi?
Altrettanto strabiliante è il "no" della giunta regionale (ma
il Comune di Roma dice di non saperne nulla) alla
installazione di 46 container, per 250 persone che da quattro
anni cercano di capire cosa devono fare della propria vita.
"L'attuale piano delle certezze prevede in questa zona un'area
di verde pubblico", spiega pragmaticamente Dionisi. La
settimana scorsa, però, si era tenuta un'ennesima conferenza
dei servizi (a cui la regione non ha partecipato) e nessuna
istituzione presente aveva espresso parere negativo sui
container. Ne saprà di più Dionisi? Al di là di tutto questo
tanto l'assessore che gli altri sorvolano su un particolare: e
i rom? E' vero che a Roma esistono diverse aree di "scarico"
per loro. Potrebbero, ad esempio, finire nel campo di via
Salone. E proprio di luoghi come questo vi parleremo nella
prossima puntata.
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