Mercoledì 29 Agosto 2001 |
VIA DEI GORDIANI
Sordomuto investe e uccide un bimbo rom
Grave la madre che attraversava la strada con
il piccolo Simone di cinque anni
di MARCO DE RISI
Una mamma rom con il bambino di 5 anni sono stati investiti da un'auto guidata
da un sordomuto. Il piccolo è morto poco dopo il ricovero in ospedale mentre la
madre è ricoverata in gravi condizioni. Un gruppo di nomadi, parenti e amici
delle persone falciate dall'auto, infuriati hanno cercato di aggredire il
guidatore che è stato portato via dei vigili.
Il dramma si è verificato verso le 16.20, in via Gordiani, a Torpignattara,
poco distante dal campo nomadi. La donna, Radmira Stankovic, nomade di 27 anni,
con il figlioletto Simone, stava attraversando la strada quando è arrivata, a
forte veocità, una "Fiat Punto" guidata da un cinquantenne. Il
bambino è stato sbalzato a circa 30 metri di distanza. Sono intervenuti i
vigili urbani e una "volante" del 113, ma l'ambulanza ha impiegato
oltre 20 minuti ad arrivare mentre il bimbo appariva sempre più grave. Dopo
pochi minuti che il piccino era stato trasportato all'ospedale "Pertini"
il suo cuore ha cessato di battere. La mamma, invece, è stata portata
all'ospedale Figlie di San Camillo ed è ricoverata nel reparto di Terapia
intensiva. Sotto schok l'investitore, Arnaldo A., 50 anni, sordomuto. L'uomo è
stato portato nella stazione del VI gruppo dei vigili urbani e denunciato per
omicidio colposo.
«Subito dopo l'incidente - ha detto un vigile urbano - in via dei Gordiani si
sono radunate circa cinquanta persone. Se non fosse passata una nostra pattuglia
l'investitore sarebbe stato linciato dai parenti del piccolo rom». «Viaggiava
come un missile - ha spiegato lo zio del piccolo investito - abbiamo sentito
l'urlo della mamma e visto l'autovettura fermarsi una ventina di metri più
avanti lasciando sull'asfalto i segni della frenata. Siamo subito corsi per
aiutare entrambi, ma la macchina dei vigili urbani, arrivata in breve tempo, ha
portato via il conducente dell'autovettura, mentre il bambino e la mamma sono
stati soccorsi dall'ambulanza». La strada è stata chiusa al traffico per
consentire ai vigili di effettuare i rilievi e tutto intorno si è formata una
ressa di persone che gridavano «giustizia, giustizia».
È esplosa anche davanti l'ingresso del pronto soccorso del Pertini la rabbia
dei nomadi di origine serba del campo di via Gordiani. Dopo mezz'ora, la
situazione è tornata tranquilla e i parenti del bambino, sorvegliati a distanza
dalla polizia, hanno lasciato il Pertini.