Mercoledì, 03 Gennaio 2001

la città 

Polemiche sul "villaggio delle villette"
Il capogruppo di Rifondazione comunista in Regione, Salvatore Bonadonna, richiama l'attenzione sul progetto del campo rom di via dei Gordiani. I ritardi della Pisana e del Campidoglio.

di Simone Navarra

ROMA-Era passato alla storia come il campo nomadi delle villette, dei cottage di lusso. Era stato approvato con il piano di edilizia economica e residenziale dalla giunta Badaloni, dopo le aspre polemiche di An, ed è rimasto fermo al Campidoglio, che non ha mai approvato la variante al piano regolatore.

Nel frattempo la Pisana, che avrebbe dovuto mettere la firma per ufficializzare tutto, una volta cambiata maggioranza, "ha ostacolato quanto già era stato finanziato". A lanciare l'accusa è la sezione di Rifondazione comunista di Torpignattara, che è promotrice di un appello per salvare quanto già è stato stanziato.

La ristrutturazione del campo rom di via dei Gordiani, infatti, con la promessa di 42 moduli abitativi, è rimasto sulla carta, così come i circa 12 miliardi che avrebbero dovuto riqualificare l'intera zona. A oggi la situazione è ferma, la raccolta delle firme a cui hanno aderito anche i premi Nobel Adolfo Perez Esquivel e Dario Fo non sembra aver sortito effetti.

Salvatore Bonadonna, capogruppo di Rifondazione alla Regione, ricordando che l'opera proposta e finanziata quando era assessore all'urbanistica "ha un alto valore culturale e sociale", ha sottolineato che la giunta Storace "potrebbe anche ritrovarsi insignita di un riconoscimento per un'opera che è stata sempre osteggiata dall'allora opposizione e in particolare da An, che della lotta al diverso e all'immigrato hanno fatto una battaglia a tutto campo". Bonadonna si dice rammaricato, ''per i ritardi dovuti a questo clima ostile ma anche per quelli accumulati dall'amministrazione capitolina".

Per la destra risponde il consigliere Giampiero Arci che spiega: "Il villaggio rom non si farà, perché con i soldi dei cittadini si tuteleranno altre categorie, bisognose di solidarieta". Secondo Arci "Bonadonna continua a vendere chiacchiere per incassare voti che non ci saranno", e se Dario Fo ha firmato l'appello non è importante poichè "se non ha convinto i milanesi, non si vede perché debba convincere i romani".

La polemica continua, e intanto le oltre 250 persone che vivono a via dei Gordiani rimangono nelle baracche. Cento sono bambini, sessanta dei quali in età scolare. Provengono da Kragujevac, in Serbia. I primi sono arrivati 13 anni fa. Da allora vivono in questo appezzamento di terreno di proprietà dello Iacp, Istituto autonomo case popolari, nella VI Circoscrizione, lungo la Prenestina, una delle arterie principali di Roma, che si snoda da Porta Maggiore al raccordo anulare.

(3 GENNAIO 2001; ORE 21.53)