IL TEMPO

24 febbraio 2000


rassegna
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EDILIZIA POPOLARE A DUE VELOCITA’

Niente case per la gente
ma ville per gli zingari

di ALFREDO VACCARELLA
BANDO per l’assegnazione degli alloggi popolari, forse è pronto dopo dieci anni: non basterà nemmeno per le duemila famiglie attualmente nei residence. Mentre lo Iacp regala i terreni al Comune di Roma: serviranno per fare 46 villette per i nomadi.
"Ci sono due velocità - spiega Andrea Augello. Consigliere regionale di AN - nella gestione dell’edilizia popolare. E’ pur vero che si sta preparando un bando per l’assegnazione degli alloggi, ma è altrettanto vero che quegli alloggi assegnati saranno pochissimi, e non basteranno a coprire le esigenze neanche delle persone oggi nei residence, circa duemila famiglie".
Sulle ragioni del problema Augello è chiaro: "Il Comune di Roma concede le aree edificabili per la legge 167 con estrema lentezza; d’altro canto l’unico terreno di proprietà dell’Istituto è stato donato al Comune stesso: vi sorgeranno precisamente quarantasei villette, tutte dotate di caminetto,
patio, orticello, destinate ai nomadi. In questo caso tutta la procedura ha impiegato meno di in anno".
Si capisce allora la rabbia di chi, abusivo non per vocazione ma per necessità, si è ridotto ad entrare con la forza nelle case disabitate, ad occupare. E si tratta, come per i circa mille manifestanti dell’Unione Inquilini che ieri sfilavano sotto le finestre del consiglio regionale a via della Pisana, di persone molto spesso disposte anche a pagare pur di avere un tetto sopra la testa: tetti che però nella Capitale del Giubileo non esistono. "E’ una situazione assolutamente scandalosa - conclude il consigliere Augello - la gente paga sulla propria pelle per i ritardi di un’amministrazione della cosa pubblica indecente: a fronte dei 1600 miliardi stanziati per la costruzione di nuovi alloggi, dal 1995 si sta ancora finendo di individuare le aree".