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TRE
campi nomadi concentrati in pochi chilometri quadrati. In tutto, più di
mille zingari, molti dei quali sprovvisti di permesso di soggiorno, che
vivono in XI e XV circoscrizione. Normale, quindi, che molti di loro
finiscano per chiedere la carità o, comunque, tentino di rubare nei negozi
del quartiere Marconi, ma anche nella vicina Magliana. Il campo
sicuramente più degradato è quello della Muratella, dove vivono circa 400
zingari. È da circa un anno che il Comune promette di smantellarlo. Nulla,
però, è stato fatto, e il numero degli zingari è anzi aumentato mese dopo
mese. Le condizioni di vita dei rom sono pessime, tanto che molti
bambini sono morti. L'altro campo rom, si trova a poche centinaia di metri
di distanza, in via Candoni. Dovrebbe essere un campo modello, dove gli
zingari, ospitati nei container pagati dal Comune, avrebbero dovuto
rispettare un regolamento. In realtà, i circa 300 zingari rumeni sono
liberi di condurre i loro traffici fuori e dentro il campo, che si è
trasformato, da quando è stato aperto lo scorso mese di ottobre, nella
solita terra di nessuno. Il terzo insediamento è quello di vicolo Savini,
dove vivono circa 400 zingari. Sorge proprio a due passi dall'Istituto di
stato per la cinematografia, Rossellini, che, in questi anni, è stati
ripetutamente visitato dai soliti ignoti. Questa è la realtà di
degrado che circonda il quartiere Marconi e che sembra non voler far
vivere serenamente i suoi residenti e chi ci lavora. M. Pas.
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