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NUMEROSI ed irregolari. I nomadi restano una delle
categorie che vive da sempre ai confini tra il lecito e l'illecito,
sconfinando spesso nel secondo. « Nella capitale - riporta il fascicolo
della prefettura - sono presenti numerosi insediamenti, quasi tutti
irregolari, di famiglie nomadi, circa 6 mila persone, che vivono in
condizioni estremamente precarie». Il Comune e le forze dell'ordine lo
scorso anno sono riuscite a smantellare il campo rom conosciuto come
Casilino 700, in cui stazionavano circa mille e cinquecento nomadi. In
apposite aree attrezzate sono stati trasferiti solo quelli in possesso di
regolare permesso di soggiorno. Tuttavia questa operazione non è certo
bastata a contrastare le numerose attività illegali praticate dai rom, che
numericamente sono più consistenti della comunità cinese o quella slava.
Scippi e borseggi, quando non addirittura furti in appartamento, sono
ancora tra le attività preferite nonostante le forze di polizia abbiano
svolto e continuino a svolgere «sistematici controlli all'interno degli
insediamenti, finalizzati alla repressione dei reati e all'espulsione
degli irregolari». Una soluzione il prefetto la intravede
nell'attività degli enti locali, che con politiche di loro competenza
potrebbero dar man forte agli interventi di contrasto e prevenzione.
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