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di MARCO PASQUA
PER far fronte a una
vera e propria emergenza epidemie che sta interessando molti insediamenti
rom della capitale, il Comune si appresta a mettere in campo un’unità
sanitaria mobile. A coordinarla e a gestirla sarà, in prima persona, il
personale sanitario dell'Ospedale San Gallicano, specializzato nella cura
delle malattie dermatologiche. L'accordo tra l'ufficio speciale per
l'immigrazione del Comune e lo storico ospedale di Trastevere, deve ancora
essere siglato, ma sembra che il commissario prefettizio Mosino voglia
accelerare i tempi di questa intesa. Proprio oggi, è previsto un incontro
tra Mosino e i sub-commissari sull'argomento. A sollecitare questo tipo di
intervento, la situazione di grave emergenza sanitaria che si è venuta a
creare in alcuni campi nomadi della capitale. Via di Salone, Casilino 900
e la Muratella, sono tre degli insediamenti più a rischio, dove, negli
ultimi mesi, decine e decine di bambini rom hanno contratto malattie
infettive: scabbia, tigna, pediculosi. Per questo motivo, in VIII
circoscrizione, dove si trova il campo di via di Salone, con quasi 1500
zingari, molti bambini rom non vengono più mandati a scuola, per l'elevato
rischio di trasmettere le infezioni ad altri studenti. A questo punto,
però, anche per evitare che queste infezioni della pelle si possano
diffondere tra la popolazione, l'ufficio speciale per l'immigrazione,
diretto da Mario Vallorosi, ha studiato un piano di intervento mirato. Il
primo passo sarà la convenzione con il San Gallicano. «Si tratterà di
dar vita ad un vero e proprio centro di prevenzione mobile - spiega il
dottor Aldo Morrone, direttore del servizio di medicina preventiva delle
migrazioni del San Gallicano - non solo vogliamo curare i rom malati, ma
vogliamo anche evitare che se ne possano ammalare altri. Per questo
abbiamo proposto al Comune di istituire un presidio sanitario, che visiti
i principali campi della capitale e che informi la popolazione rom sui
modi per evitare di contrarre malattie della pelle». Attualmente, le
Asl visitano gli insediamenti più grandi, anche se il vero problema è la
mancanza di un servizio di prevenzione mirato. Oltre a questo importante
presidio, la Sanama, società dell'Ama, intensificherà, nelle prossime
settimane, i servizi di pulizia e disinfestazione nei campi. «Per il mese
di aprile sono previsti undici interventi in altrettanti campi - spiega il
direttore di Sanama, Marco Storto - si tratterà di interventi di
derattizzazione, disinfezione e disinfestazione. Il primo è previsto in
via dei Gordiani, il prossimo 13 aprile». Ma l'ufficio per
l'immigrazione dovrebbe provvedere anche a far allontanare, d'accordo con
il servizio veterinario, i cani randagi dai campi: sono loro, infatti, a
trasmettere buona parte delle malattie infettive agli
zingari.
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