SECOLO
d’Italia

10 febbraio 2000


rassegna
stampa


E’ polemica dopo il sit-in dei nomadi in Campidoglio per sbloccare il progetto del villaggio di via dei Gordiani
Emergenza casa, chi pensa ai romani ?
La sinistra ha fretta di realizzare le villette per i rom, An insorge: prima ci sono 16 mila sfrattati

ROMA.

Hanno manifestato e organizzato sit-in davanti al Campidoglio per far sbloccare il progetto di via dei Gordiani che prevede la costruzione di un villaggio per la comunità dei rom Rudari. Ma i nomadi non si sono fermati qui, hanno anche imposto un diktat alla sinistra: il progetto deve essere discusso subito. Insomma, la giunta dove rimboccarsi le maniche e approvarlo entro il 16 aprile, prima delle elezioni regionali.
Protesta che i gruppi consiliari di Rifondazione, Verdi e dei Ds, dimenticando le migliaia di famiglie romane che vivono l’emergenza alloggiativa, hanno immediatamente appoggiato.
La costruzione del villaggio rom di Via dei Gordiani ? «E’ un atto importante e coraggioso» hanno detto. «Può rappresentare un passo in avanti nelle politiche urbanistiche e sociali nei confronti di categorie speciali, ma anche di tutti i cittadini». Addirittura secondo i tre capigruppo, Roberto Morassut, Patrizia Sentinelli e Dario Esposito, «oltre a eliminare il degrado della baraccopoli, il progetto propone un programma anche

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un’interrogazione più vasto di interventi di riqualificazione dell’intera area, che comprende un campo sportivo, la strada, un grande parco a disposizione di tutti i  cittadini e il recupero delle case popolari di via Anagni, via Olevano Romano e vialedella Primavera. In questo modo - concludono - si governa nel segno della giustizia sociale, della solidarietà e della riqualificazione della periferia».
E come al solito la


sinistra accusa
l’opposizione di demagogia dimenticando i cittadini romani che pur pagando regolarmente le tasse si vedono negare il diritto a vivere in case decenti.  Ma contro la realizzazione del villaggio rom insorge An che sin da adesso annuncia barricate. «La giunta Rutelli - protestano il capogruppo di An in Campidoglio Tony Augello e i consiglieri comunali di An Marco Marsilio e Vincenzo

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Piso che sulla vicenda hanno presentato al sindaco - prima si attivi a rispondere alle numerose emergenze sociali che interessano da tempo i romani. Il Campidoglio non può non tenere conto di importanti priorità come quelle delle 16 mila famiglie romane intimate da sfratto, dei 900 romani stipati nei residence di assistenza alloggiativa e dei seimila barboni. Cittadini disagiati, dimenticati da questa sinistra, che da anni

manifestano senza risolvere nulla». An vuole sapere se il Campidoglio intende o no dare la priorità all’emergenza abitativa dei romani intimati da escuzioni di sfratto con revoche di sospensione drasticamente ridotte proprio nell’ambito del Giubileo».
Le case di Ponte di Nona, ricordano i consiglieri di An, sono state consegnate con ben sette anni di ritardo. L’immenso patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica con i suoi complessivi 110 mila alloggi continua ad essere off-limits per i romani che ancora non possono richiedere l’assegnazione di una casa popolare perché l’ultimo bando utile il Comune lo ha emesso 11 anni fa, sebbene la legge preveda che questo debba essere espletato ogni due anni.
«Ogni anno - proseguono Augello, Marsilio e Piso - si liberano circa 800 alloggi, case che vengono occupate abusivamente. E intanto si autorizzano sit-in dei nomadi che chiedono lo sblocco di un progetto che non può essere realizzato prima di aver garantito il diritto alla casa dei numerosi romani in attesa di risposte da anni»

DE’ RAG.