Di Francesco Sirleto (Consigliere della
Sesta Circoscrizione)
Il 31 gennaio scorso, la Giunta regionale del Lazio, presieduta da
Storace, ha approvato con Delibera un Atto di indirizzo, rivolto all'Iacp,
con il quale sostanzialmente decide:
a) di assegnare 4 miliardi (residuo di un precedente stanziamento
risalente ad una Delibera consiliare del 1999) all'Iacp per la costruzione
di alloggi destinati a particolari categorie sociali (giovani coppie,
anziani e handicappati) da realizzarsi "preferibilmente"
sull'area di proprietà dell'Istituto in via dei Gordiani o in altre aree
limitrofe;
b) di "soprassedere" (cioè di rinunciare alla costruzione e,
pertanto anche ai finanziamenti stabiliti dalla Legge dello Stato, la n.
179, fin dal 1992) alla realizzazione di quanto previsto nel protocollo di
intesa tra Comune, Regione, Iacp e Circoscrizione VI, del luglio 1997.
Queste sono, in sintesi, le decisioni della Giunta regionale. Ora è
evidente a tutti che, con 4 miliardi appena, si realizzano si e no le
opere di urbanizzazione (acqua, fogne, luce e gas) e non i 100
appartamenti strombazzati dalla propaganda di AN; inoltre, ciò che più
sconcerta è la rinuncia ai 12 miliardi stabiliti dalla Legge statale
perché, questa è la verità, a beneficiare del programma di costruzione
di case popolari sarebbero stati i Rom Rudari di via dei Gordiani.
Per giungere a questo bel risultato, AN deve nascondere il fatto che i 240
Rom sono, in massima parte, cittadini italiani; che stazionano su quel
terreno ormai da 15 anni; che i bambini e i ragazzi Rom sono nati in
Italia e frequentano le scuole italiane; che alcuni di loro hanno già
fatto il servizio militare; che, oltre alla costruzione delle case
popolari, quel programma prevedeva anche la destinazione a verde pubblico
dell'area prospiciente il campo, nonché il risanamento di tutta via dei
Gordiani e la manutenzione delle case IACP di via Olevano Romano e via Tor
dé Schiavi; che la precedente Giunta di centrosinistra della Regione
aveva stanziato, per categorie come anziani, giovani coppie e portatori di
handicap, ben 200 miliardi; che i 12 miliardi stanziati dalla Legge 179/92
non potevano essere utilizzati altrimenti che per il villaggio
sperimentale Rom (e ciò in base ad una Legge regionale del 1985, quando
alla Regione non governavano le sinistre, ma la DC); che la costruzione
del villaggio era già stata chiesta dal Consiglio circoscrizionale, con
voto unanime(compreso quello dell'unico rappresentante dell'allora MSI)
nel 1993. Ma di tutte queste cose ad AN non interessa niente:
l'importante, per loro, è poter sostenere che la Destra al Governo della
Regione non fa case per i nomadi (che tra l'altro non sono più nomadi da
decenni), ma destina i soldi (ben pochi, in verità) a fantomatici
programmi di costruzione di centinaia di case per le categorie disagiate.
E tutto ciò mentre, grazie alla nuova dirigenza Iacp, vi sono decine di
cantieri, per la costruzione o per la manutenzione di case popolari,
bloccati. Tutto ciò mentre si tiene bloccato il Piano particolareggiato
del Quadraro, che prevede un finanziamento di 21 miliardi per la
costruzione di 100 alloggi popolari a via Orazio Pierozzi e a via degli
Angeli.
Purtroppo, tale sciagurata decisione ha avuto, come primo effetto, quello
di rimandare ulteriormente la bonifica e l'installazione provvisoria di
moduli abitativi (containers) nell'area di via dei Gordiani, accentuando
ancora di più il degrado e le condizioni di invivibilità dei bambini e
degli abitanti tutti del campo.
Stupisce, infine, che la Giunta Storace, da una parte aderisce alla
Conferenza dei vescovi italiani sulla vita, dall'altra si disinteressa
altamente della vita dei bambini di via dei Gordiani che hanno il grave
torto di essere dei Rom.
E' bene che tutte queste cose vengano conosciute dai cittadini romani, al
fine anche di fare il dovuto raffronto tra chi opera effettivamente per
risolvere i problemi di tutti, e chi invece fa soltanto operazioni di
propaganda.
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