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Febbraio  2001

       

Storace toglie i fondi al villaggio Rom di Via dei Gordiani
Marco Marsilio (capogruppo comunale di An) invita tutti per un brindisi a piazza San Gerardo

Al posto del villaggio sorgeranno 100 alloggi per anziani

Niente Rom a via dei Gordiani, tra l'omonima villa e l'Acqua Bullicante. Al posto del campo nomadi la Regione costruirà un residence per anziani, giovani coppie e disabili. In totale cento alloggi finanziati con 15 miliardi. La giunta regionale, presieduta da Francesco Storace, ha adottato il provvedimento proposto da Armando Dionisi, assessore regionale all'urbanistica. Il progetto, compatibilmente con le norme urbanistiche, dovrebbe sorgere nell'area di via dei Gordiani di proprietà dello stesso Istituto autonomo case popolari. "La giunta - ha spiegato Armando Dionisi - ritiene prioritario l'intervento per la costruzione di alloggi da assegnare alle fasce deboli, questo è l'unico motivo della nostra scelta".
La storia del campo sosta in via dei Gordiani inizia nel luglio del '97 quando il Comune di Roma, lo Iacp e la Regione firmarono un protocollo d'intesa per la realizzazione del villaggio Rom in un'area di 18mila metri quadrati. A dicembre è arrivato però lo stop della Regione quando il campidoglio ha chiesto le autorizzazioni urbanistiche per iniziare i lavori. Il campo sosta provvisorio (container poggiati su una base di cemento armato che avrebbe occupato un'area di circa 5mila metri quadrati) era stato previsto su un'area destinata, dal Piano comunale delle certezze, a verde pubblico con vincoli archeologici. "Se non sarà possibile superare questi ostacoli- spiega Dionisi - cercheremo un'altra area ma il residence si farà".
La scelta della giunta ha innescato la polemica alla Pisana. "Rivendichiamo con orgoglio - afferma Fabio Rampelli, capogruppo regionale di An - questa vittoria". Intanto Marco Marsilio (capogruppo comunale uscente di An) invita tutti per un brindisi: appuntamento a mezzogiorno di domenica a piazza San Gerardo. "Ma questa è la vittoria della falsità e della xenofobia", accusa Salvatore Bonadonna, capogruppo del Prc ed ex assessore regionale all'urbanistica che proprio nel '97 sottoscrisse l'intesa con Comune e Iacp. Ma Dionisi replica: "Respingo le accuse di xenofobia, questa è una scelta a favore delle classi sociali più disagiate".

Così AN: “Per una volta ha trionfato il buon senso”
La Regione ha destinato ai disabili il villaggio di via dei Gordiani che il centrosinistra aveva progettato per i Rom!
Ecco la politica della Destra! Il buongovemo della Giunta Storace da' i suoi frutti, e questa volta è il territorio della VI Circozione a goderne direttamente, e con essa i suoi cittadini. Il villaggio destinato ai rom, che doveva sorgere sul terreno IACP in via dei Gordiani, non si farà, le 50 villette con patio e camino, progettate dalla maldestra giunta di centrosinistra che governava la Regione, non saranno regalate agli zingari. Queste poche, righe inviate a Viavai, non vogliono essere la classica "sbandierata" pre-elettorale proveniente da persone che della politica ne hanno fatto un mestiere, ma è l'euforica manifestazione di un gruppo di cittadini che dedica del proprio tempo libero all' impegno sociale e politico, per (quantomeno) tentare di risolvere qualche problema che li riguarda da vicino. Questa volta ci sono riusciti! I lettori di questo giornale sono testimoni di come i militanti di AN si opposero fermamente al progetto emanato dell'allora giunta regionale di centrosinistra, non risparmiandosi nemmeno di scrivere, a tal proposito, sulle pagine di Viavai. Vi fu anche risonanza sui mass media nazionali (vedi "Il Giornale" del 28/09/1999) relativamente ad un sit-in organizzato dai militanti locali di Alleanza Nazionale. Questo argomento fu poi, uno dei cavalli di battaglia della trionfante campagna elettorale per la Regione Lazio. E come oggi tutti possono vedere non è stata una promessa elettorale, il villaggio per i nomadi non è stato costruito, al suo posto sorgeranno delle villette da assegnare ai disabili .
Una buona volta ha trionfato il buonsenso! E che non ci venissero a dire (come ha fatto l'ON Bonadonna di Rifondazione Comunista) che è stata la vittoria della xenofobia. Idiozia! Siamo stufi di sentirne e i cittadini hanno bisogno di fatti, non chiacchiere!

Claudio Nicoletti Coordinatore della "Destra dei Valori"
AN per la VI Circoscrizione

I Centri Sociali scendono in campo contro il definanziamento del villaggio nomadi
Rassegna stampa
(Il Messaggero)


Circa 200 persone che appartengono ad alcuni centri sociali e associazioni di quartiere hanno manifestato per protestare contro la decisione della regione Lazio di definanziare la costruzione del villaggio rom a Villa Gordiani a favore di uno stanziamento per la realizzazione di abitazioni destinate ad anziani, portatori di handicap e giovani coppie. Il corteo, partito dal centro sociale Casale Garibaldi è arrivato fino a piazza San Gerardo e Maiella, dove Alleanza Nazionale, aveva organizzato un brindisi per festeggiare la decisione della Giunta regionale. Ci sono stati alcuni attimi di tensione con i giovani dei centri sociali e le Tute Bianche che hanno fronteggiato le forze dell'ordine schierate per impedire il contatto tra le due fazioni, ma la manifestazione si è poi conclusa senza problemi. Al corteo hanno partecipato anche alcuni rom, il presidente della circoscrizione Enzo Puro, esponenti politici capitolini di Rifondazione Comunista e insegnanti delle scuole della zona frequentate dai bambini rom, è entrato nella piazza quando la manifestazione di An era terminata. Sulla vicenda è intervenuto il capogruppo regionale di Rifondazione Comunista, Salvatore Bonadonna, secondo il quale "la bicchierata razzista di Marsilio e di An contro gli zingari si è conclusa nell'isolamento da parte dei cittadini del Casilino ed è stata sopraffatta dal gioioso girotondo di associazioni, giovani, democratici e zingari che hanno affermato il diritto di convivere in pace tra culture, storie e popoli diversi".
Giornate di solidarietà per i bambini Rom di via dei Gordiani
Assemblea presso la scuola elementare Ferraironi il 26 febbraio e manifestazione in piazza san Gerardo Maiella il 27 febbraio
Il Coordinamento cittadino per la costruzione del Villaggio Rom di via dei Gordiani, formato da numerose associazioni di volontariato, culturali e sociali della città, ha organizzato, d'accordo con le realtà locali, alcune iniziative per far ripartire i lavori per la dislocazione di moduli abitativi, così come era stato deciso dall'Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Roma, sull'area dell'attuale campo Rom di via dei Gordiani, eliminando così la vergogna delle baracche e della vicina discarica abusiva. Tale soluzione, alla quale si era giunti dopo il blocco del progetto della Regione Lazio che prevedeva la costruzione di case popolari IACP, era stato a sua volta temporaneamente sospesa a causa di un parere negativo della Sovrintendenza ai Beni culturali e Ambientali. A ciò si era aggiunto un atto di indirizzo della Giunta Storace che, in pratica, bloccava forse definitivamente il progetto ma che nulla esprimeva a proposito della soluzione dei moduli abitativi. Per questo il Coordinamento cittadino, temendo il persistere di una situazione di degrado e di pericolo per l'incolumità dei numerosi bambini Rom residenti nel parco (quasi tutti nati in Italia e in buona parte cittadini italiani), ha lanciato un appello internazionale per lo sblocco dei lavori per l'installazione dei moduli abitativi. Tale appello è stato sottoscritto da numerose personalità della cultura italiana e straniera, tra i quali i premi nobel Dario Fo e José Saramago, il filosofo francese Jacques Derrida, il cantautore e poeta Moni Ovadia. Oltre all'appello, il coordinamento ha organizzato, per il 26 febbraio, un'assemblea presso la scuola elementare Ferraironi e, per il 27 febbraio, una festa con canti, musiche e danze popolari balcaniche sulla piazza san Gerardo Maiella. Alla festa parteciperà lo stesso Moni Ovadia. L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Presidenza della VI Circoscrizione.