Il coordinamento

ROM CITTA' CHIUSA

 

Da piu' di dieci anni 250 persone vivono in una discarica: baracche fredde, senz'acqua, senza bagni, nel fango, fra i topi e le malattie.

E’ la comunità Rom Rudari di via dei Gordiani. Fra loro, 100 bambini.

C’è chi ritiene che questo sia giusto, che sia una loro scelta, perché sono zingari. La realtà è che gli abitanti del campo di via dei Gordiani lottano per sopravvivere in condizioni estreme e disumane: in baracche di pochi metri quadrati, costruite una a ridosso dell’altra, riscaldate da stufe a legna molto precarie e pericolose. Un’unica fontanella esterna rifornisce l’intero campo. Le baracche sono adiacenti a una discarica e l’assenza di strutture igienico-sanitarie, l’ambiente angusto e malsano favoriscono la diffusione di patologie che colpiscono soprattutto i bambini: affezioni alle vie respiratorie, dermatiti, pediculosi, funghi, herpes e altre infezioni. Il perdurare di tali condizioni sociali, abitative e igieniche oltre a compromettere gravemente la salute dei Rom del campo non consente ai componenti di questa comunità di condividere altri contesti di vita. Il che è drammaticamente evidente nei bambini, nel loro rapporto con la scuola.

Intorno alla questione dei campi Rom si è definita, a partire dai gruppi di volontariato fino agli amministratori più coscienti, la consapevolezza che le baraccopoli e i campi attrezzati non sono e non possono essere una soluzione. Per questo, da oltre tre anni I.A.C.P., Comune, Regione e Circoscrizione hanno definito un progetto di riqualificazione urbanistica dell’intera area di via dei Gordiani, che comprende il campo, la strada, il parco antistante e le case popolari di via Anagni, via Olevano Romano e viale della Primavera. Per i Rom di via dei Gordiani non sono previste delle "villette a schiera", ma case popolari strutturate come villaggio anziché come palazzoni, con i costi standard dell’edilizia pubblica. I fondi stanziati sono quelli già destinati a categorie speciali come i Rom.

La realizzazione del villaggio per la comunità Rom Rudari di via dei Gordiani può costituire un’inversione di tendenza nelle politiche urbanistiche e sociali nei confronti delle minoranze.

I campi zingari sono un tema scottante per la sinistra che non prende chiare posizioni, a Roma e nel resto d’Italia. Per questo motivo le vicine elezioni regionali hanno bloccato l’approvazione del progetto, che ora rischia di essere affossato definitivamente. La Giunta Rutelli e gli amministratori di questa città, per opportunismo elettorale svendono la vita di 250 persone tradendo gli impegni presi e i valori della sinistra.

Per non rischiare di perdere il progetto di via dei Gordiani la Giunta comunale deve discuterlo immediatamente. La sinistra vince difendendo i diritti dei Rom, che sono i diritti di tutti.

Per passare dalle parole ai fatti, per dare concretezza all'idea di una convivenza sostenibile, mobilitiamoci per sbloccare il progetto di via dei Gordiani e garantire la sua approvazione definitiva entro il 16 aprile, prima delle elezioni regionali.

sit-in in Campidoglio

martedi' 8 febbraio, ore 13

Coordinamento Cittadino per la realizzazione di un villaggio sperimentale per la comunità Rom Rudari di via dei Gordiani