Nuovo tentativo di deportazioni

    Questa mattina 10 marzo, all'alba, i vigili urbani e i funzionari dell'Ufficio Speciale Immigrazione del Comune di Roma si sono presentati sullo spiazzo nei pressi di Via Carucci nel quale sono stati trasferiti i Rom del campo di Tor de' Cenci dopo il rastrellamento della settimana scorsa.

    Oltre ad alcune fatiscenti roulottes, promesse dall'assessore ai servizi sociali Amedeo Piva a conclusione del sit-in di due giorni fa, hanno portato un pullman sul quale intendevano caricare 44 zingari per trasferirli al Casilino 700.

    Si tratta delle persone che erano state tradotte in Questura la settimana scorsa ed erano scampate alla deportazone in Bosnia soltanto perche' l'aereo non poteva accogliere altri passeggeri oltre ai 56 Rom spediti sulle montagne al confine fra lo spezzone serbo e quello musulmano di questa regione.

    I 44 Rom si sono rifiutati di salire sul pullman, avendo compreso che si trattava del primo passo verso il rimpatrio forzato.

    A questo punto gli uomini del Comune hanno deciso di abbandonare il campo, lasciando l'iniziativa alle forze di Polizia.

    I compagni presenti, gli operatori e i Rom hanno preso insieme la decisione di dare una risposta forte e inequivocabile al Comune di Roma e alle autorita' dello Stato, che per l'ennesima volta dimostrano di voler risolvere la questione Rom con la repressione.

    Fra le realta' di base si sta formando una rete sociale che non intende assistere passivamente a questa serie interminabile di violenze e abusi nei confronti di persone che hanno gia' subito durissime persecuzioni nelle regioni di provenienza e vivono da anni in Italia, dove sono considerate soltanto un problema di ''ordine pubblico''.

    In questo momento 20 donne e bambini Rom sono rifugiati nei locali del Centro Sociale Lab.00128 di Spinaceto. Insieme a loro i compagni delle associazioni, dell'universita' e dei centri sociali, determinati a resistere e a dimostrare nei fatti che attraverso una solidarieta' concreta e militante e' possibile costruire una prospettiva di convivenza.


CONDANNIAMO la brutalita' con cui la Polizia interviene nei campi, terrorizzando gli abitanti, trasferendoli contro la loro volonta' e distruggendo le loro cose. (Oggi una ragazza ha abortito, dopo che era stata ricoverata in ospedale in conseguenza del brutale intervento della settimana scorsa.)

CONDANNIAMO la deportazione di massa dei 56 Rom in una zona di guerra.

CONDANNIAMO la repressione come risposta alle situazioni di emarginazione di donne, uomini e bambini Rom.

CONDANNIAMO la scelta di fare del campo di Casilino 700 un luogo di raccolta e smistamento di Rom destinati all'espulsione.

BASTA con le espulsioni di persone che provengono da zone ad altissimo rischio di persecuzione!

INVITIAMO gli organi dello Stato ad attenersi alle normative europee che vietano le deportazioni di massa e ad attuare invece quelle che obbligano alla tutela delle minoranze Rom.                   

INVITIAMO alla mobilitazione l'intera societa' civile.

INVITIAMO tutti a sostenere l'iniziativa dei compagni di Spinaceto: servono soldi, cibo e una presenza costante.

Lab.00128 di Spinaceto

Via dei Caduti della Guerra di Liberazione 168 -   Tel. 0675088565