3-17 GIUGNO 2002
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cartina delle Baleari

Maiorca insieme a Minorca, Ibiza e Formentera fa parte delle Baleari, l'arcipelago di origine calcarea situato nel Mediterraneo occidentale. L'isola la più grande e popolosa dell'arcipelago, misura 80 Km. da Nord a Sud e 100 Km. da Est a Ovest.
Visitarla richiede più tempo di quanto si possa pensare, visto che è percorsa da due catene montuose ( a Nord-Ovest la Serra del Norte o Serra De Tramontana che raggiunge i 1443 m. e a Est la Serra De Llevant meno alta della precedente ), separate da una vasta zona pianeggiante.
Nel corso dei secoli Maiorca fu dominata da diverse popolazioni: Romani, Vandali e Arabi. Nel 1229 fu conquistata dal Re Giacomo I di Aragona e solo nel 1492 fu annessa alla Spagna.

Quest'anno siamo tornati a Maiorca nella regione di Calvia che si trova nella parte occidentale dell'isola. Ha un'estensionedi 145 kmq. ed abbraccia una delle zone più suggestive del litorale maiorchino. E' una località dalla tradizione eminentemente agricola, che attualmente é stata conquistata dal turismo. Nelle sue spiagge sono ubicate importanti installazioni turistiche che l'hanno convertita in una delle regioni più visitate di tutta l'isola. Un'autostrada ed una perfetta rete stradale rendono gli spostamenti facili e comodi; c'è inoltre una rete di trasporti pubblici che uniscono i diversi punti della località.

Palma e la Costa di Ponente

Il giorno 3 del mese di giugno dall'areoporto Catullo di Verona comincia la nostra vacanza, insieme ad armi e bagagli c'è anche una nuova viaggiatrice, la nostra piccola Elena che nel corso del viaggio non ha mancato di dire la sua riguardo questa sua prima esperienza.

io dico che... Il viaggio in aereo è andato proprio bene.
Anche se non avrei avuto diritto al posto a sedere avevo anch'io la mia bella poltrona in mezzo a mamma e papà. Durante il decollo e l'atterraggio, però, sono stata in braccio al papà che mi ha messo una bella cintura rossa in vita.
Le signorine in divisa hanno dato a tutti noi bambini un giochino e a quelli più grandi anche un lecca-lecca.

La partenza

Le guide riportano che sulle coste di Calvia brilla il sole per oltre 300 giorni all'anno,ma, sarà che questa é un'estate disgraziata, nel corso della prima settimana abbiamo patito quasi il freddo e la pioggia e soprattutto il vento non sono mancati.
Per la nostra vacanza scegliamo Cala Vinas una delle cale più belle di Calvia e non troppo lontana dall'areoporto ( circa 25 Km. ). A Cala Vinas si trovano molti appartamenti e alcuni alberghi che si affacciano tutti sulla cala. In particolare il nostro albergo é indicato per le famiglie e prevede la "comodissima" formula aparthotel: possibilità di pensione completa ma anche uso cucina in camera ( indispensabile per la preparazione delle pappe di Elena ).

Cala Vinas

Approfittiamo del tempo incerto per fare qualche piccola escursione nei dintorni.

PRIMA ESCURSIONE: MAGALLUF

La spiaggia di Magalluf
La spiaggia di Magalluf

Per questa escursione ci affidiamo ai mezzi pubblici visto che la fermata del pullman é proprio vicina al nostro albergo; le corse non sono molto frequenti ma organizzandosi un attimo si riesce ad utilizzarli tranquillamente e a spendere poco.
Magalluf é a circa 3 Km. da Cala Vinas e volendo ci si può arrivare a piedi anche se la strada é tutta un sali e scendi.
Il paese si presenta con un lunghissimo lungomare alle cui spalle si trovano Hotels, negozi, locali, discoteche e tutto ciò di cui si ha bisogno per passare delle vacanze all'insegna del divertimento.
La spiaggia é profonda e ben curata, dei tratti sono attrezzati, altri sono liberi.
Qui trascorriamo la mattinata, passeggiando in riva al mare e curiosando nella miriade di negozietti di souvenirs. Per l'ora di pranzo facciamo ritorno all'albergo dopo aver aspettato per un bel po' il pulman poiché sulla tabella degli orari della fermata veniva indicato l'orario di partenza da Palma e non avevamo la più pallida idea di quanto ci avrebbe potuto mettere ad arrivare fin li!

Non appena il tempo lo permette trascorriamo qualche ora in spiaggia.

La spiaggia di Cala Vinas
La spiaggia di Cala Vinas


io dico che... La spiaggia confina con il nostro albergo e oltre a ombrelloni e lettini ci sono anche delle belle palme che fanno tanta ombra.
La sabbia, però, non è pulitissima e di cose da mettersi in bocca ce ne sono davvero tante! L'acqua del mare è proprio bella, peccato che a riva ci sono un pò di alghe..... sarà questo tempaccio!


Elena in spiaggia
Elena in spiaggia

Un altra mattina in cui il sole non fa capolino decidiamo di andare a Palma Nova.

SECONDA ESCURSIONE: PALMA NOVA
Sempre con il pulman di linea raggiungiamo Palma Nova.
Il paese é stato uno dei primi luoghi ove ebbe inizio la spettacolare trasformazione turistica dell'isola, già nel 1934 infatti, si cominciò ad urbanizzare il suo paesaggio costiero. La sabbia é molto fine e la spiaggia é vasta e lunga circa 2 Km., é un po' la fotocopia di Magalluf a cui si unisce dopo Punta de Sa Torre.

La spiaggia di Palma Nova
La spiaggia di Palma Nova


Per l'escursione successiva decidiamo di prendere un'auto a noleggio e di stare via un'intera giornata anche se siamo un po' preoccupati perchè non sappiamo come possa reagire Elena.

Il parcheggio libero di Palma


TERZA ESCURSIONE: PALMA, ILLETES, PORTALS VELLS
La giornata non é certo delle migliori: piove a catinelle! Alla fine decidiamo di partire lo stesso visto che ormai l'auto l'abbiamo noleggiata. In poco più di mezz'ora arriviamo a Palma. Piove ancora e visto che oramai si avvicina l'ora del pranzo decidiamo di mangiare in macchina, prima la pappa di Elena, poi i cestini di mamma e papà. Intanto il tempo migliora e finalmente possiamo cominciare la visita della città. In realtà l'avevamo già visitata nella nostra precedente vacanza sull'isola ma visto che ci aveva particolarmente colpiti abbiamo deciso di ritornarci.

PRIMA TAPPA: PALMA
Palma, chiamata "Ciutat de Mallorca" dai maiorchini, è la capitale dell'isola di Maiorca ed è una delle città di maggiore densità turistica d'Europa. Con i suoi 385.000 abitanti si estende per 20 Km. su una magnifica baia.
In essa convergono la parte antica, raccolta, perfettamente conservata, dalle case signorili e dai monumenti storici testimonianza di differenti civiltà, e la zona nuova, con accoglienti e confortevoli installazioni alberghiere, moderni viali e centri di divertimento.
Ci inoltriamo negli stretti vicoli che caratterizzano il centro di Palma, visitiamo i Bagni Arabi e raggiungiamo poi la Cattedrale e L'Almudaina.

La Cattedrale
L' Almudaina

La tradizione tramanda che quando il Conquistatore navigava verso Maiorca, nel 1229, fu colto d'improvviso in alto mare da una pericolosa tempesta. Il Re promise che se la sua spedizione fosse arrivata a buon porto, avrebbe fatto edificare una chiesa in onore della Vergine Maria. La Cattedrale e l'Almudaina Un anno più tardi i lavori iniziarono sul terreno di un'antica moschea e continuarono fino agli inizi del secolo XVII.
In stile gotico, introdotto nell'isola dai Catalani, la Cattedrale attrae per la sua bellezza ed estensione. La sua area, di oltre 7.000 mq., è divisa in tre lunghe navate parallele, separate da sottili colonne ottagonali di 20 mt. di altezza. Le eccezionali vetrate danno una meravigliosa illuminazione naturale, non superata da nessun altro tempio catalano dell'epoca.
Nel museo si trova la sedia usata da Carlo V durante il suo soggiorno a Maiorca, due bei candelabri in argento, una magnifica collezione di arazzi, un Cristo in avorio, così come reliquie, gioielli ed oggetti per il culto. Il palazzo dell'Almudaina, situato di fronte alla cattedrale con la quale forma il cuore della vecchia Palma, è un complesso di architettura civile che fu dimora della famiglia reale. Risulterebbe incompleta la visione del palazzo se non si citassero i giardini reali, uno per il Re ed un altro per la Regina. In "S' Hort del Rei", situato accanto alle mura del castello, crescevano alberi da frutto e si coltivavano diverse verdure ed ortaggi. Inoltre, il giardiniere od ortolano allevava conigli neri e bianchi che venivano offerti come presente ai sovrani dell'Africa del Nord, con i quali la corte manteneva cordiali rapporti. Dove un tempo c'erano cipolle, cavoli e spinaci, attualmente c'è uno splendido spazio verde nel quale gli aranci e le rose, assieme al mormorio delle acque dei laghetti e delle fontane, formano un angolo paradisiaco.
La LonjaDa qui ci spostiamo nel Viale Marittimo delimitato da due file di slanciate palme dove sono situati due dei più importanti monumenti storici della città: la Llotja o Borsa del Commercio e il Consolato del Mare. La Borsa é un edificio pubblico dove si riunivano negozianti e mercanti per realizzare i loro accordi commerciali. Viene considerato come un gioiello architettonico, forse il migliore edificio che si conosca in Spagna del genere gotico-germanico, noi lo abbiamo trovato abbastanza anonimo.
Proseguiamo il nostro cammino verso il centro della città costeggiando ampi giardini. Nelle caratteristiche vie del centro spiccano numerosi locali e attività commerciali per turisti che trovano il loro culmine in Placa Major la piazza principale di Palma circondata da portici; nella zona sottostante é stato ricavato un grande centro commerciale. Passiamo poi davanti al Municipio denominato popolarmente "La Sala". Esso é ubicato nello stesso luogo dell'antico ospedale di Sant Andreu ed in uno degli angoli più attraenti della città, la piazza di Cort, centro commerciale ed urbano dove confluiscono varie vie formando un irregolare recinto selciato.

Placa Major
Il Municipio

Visto che la giornata si é aperta e il sole regna sovrano, torniamo alla macchina per dirigerci verso mete più "marine".

SECONDA TAPPA: ILLETES
Lasciata la macchina in un parcheggio pubblico ci incamminiamo alla ricerca della rinomata spiaggia del paese e così tra alberghi di lusso, eleganti ristoranti, caffè e locali notturni arriviamo alla meta. Il panorama che ci si presenta é bellissimo, ogni altro aggettivo é superfluo, gustatevi le foto.

Le isolette di Illetes
La spiaggia di Illetes
La spiaggia di Illetes

Il nome di Illetes ( isolette ) proviene dai tre piccoli isolotti che galleggiano a poca distanza dalla costa. Vicino ad Illetes sorge il castello di Bendinat ( non aperto al pubblico ) costruito nel XIII sec. é circondato da bei giardini e da un bosco di pini. IL nome del luogo proviene dalla frase attribuita a Re giacomo I il quale, dopo aver mangiato nei suoi paraggi un pranzo frugale composto da un pezzo di pane ed un bulbo d'aglio esclamò " Bè hem di nat! " ( abbiamo mangiato bene ). Tornati alla macchina ci dirigiamo a Portals Vells.

TERZA TAPPA: PORTALS VELLS
Portal Vells Portals Vells si trova dopo Cala Vinas; é una cala raccolta dove si trova la "Cova de la Mare de Dèu". La grotta é situata in antiche cave, oggi abbandonate, e nei secoli scorsi qui si venerava un'immagine della Vergine. La tradizione tramanda che l'effigie fosse trasportata in una nave genovese che subì una paurosa tempesta. I marinai, spaventati per il disastro che poteva accadere, promisero che se fossero arrivati sani e salvi a terra, in segno di ringraziamento, avrebbero depositato la statua sul primo suolo che avressero toccato, il che effettivamente fecero quando giunsero in questo luogo. Fonti più sicure affermano che l'immagine appartenne alla comunità mozarabica maiorchina ai tempi della dominazione musulmana. Siccome la grotta serviva da rifugio a pescatori e boscaioli e fu utilizzata perfino per proteggere il bestiame, non si ritenne conveniente che l'immagine rimanesse in quel luogo, ragione per cui si costruì una nuova cappella in Portals Nous, dove fu trasportata nel 1866 e dove attualmente può essere visitata. Durante l'estate é possibile visitare la cala con un'imbarcazione destinata al trasporto dei turisti che si recano a fare il bagno nelle sue acque tranquille.
La giornata volge al termine e noi torniamo in albergo.
primi approcci

Visto che il tempo sembra essersi sistemato, passiamo alcuni giorni nella nostra cala dove non manca certo l'occasione di fare nuove amicizie e di rispettare maggiormente le abitudini della nostra piccola Elena.

io dico che... Quest'anno, purtroppo, non ho potuto assaggiare niente della cucina locale perchè devo ancora sorbirmi passato di verdura e brodo di pollo!
Sarà per l'anno prossimo!!!
P.S. La mia mamma ha fatto una fatica incredibile a trovare gli omogeneizzati da darmi, perchè qui a Maiorca non ci sono quelli che mangio abitualmente e nemmeno quelli che vedo al supermercato. Alla fine è riuscita a trovare qualcosa in farmacia.
Attenzione alle etichette, però, perchè già nella carne consigliata a partire dal quarto mese mettono il pomodoro e io che di mesi ne ho quasi nove, la mia dottoressa non me l'ha ancora fatto assaggiare.

Decidiamo, quindi, di intraprendere una nuova escursione e di visitare la costa occidentale di Maiorca che da Andratx arriva alla valle di Soller.

QUARTA ESCURSIONE: LA COSTA DI PONENTE

Vista l'esperienza positiva della precedente escursione, noleggiamo nuovamente una macchina e partiamo alla volta di Andratx.

PRIMA TAPPA: ANDRATX

Andratx: il porto
Andratx: il paese

Il porto di Andratx é uno dei più belli di Maiorca e trova riparo all'interno di una lunga e stretta insenatura. A 5 Km. si trova Andratx situato in una valle circondata da verdi montagne. Non si conoscono con esattezza le origini di questo paese, sembra vero, però, che fino al XVII secolo fosse una cittadina eminentemente agricola che viveva senza tener conto del mare. Con il tempo, i contadini si avvicinarono al litorale e divennero a poco a poco pescatori. Da allora la cittadina vive della pesca, della campagna e dell'industria turistica sorta grazie alla bellezza dei suoi dintorni.
Riprendiamo il nostro cammino e ci dirigiamo verso Sant Telm.

SECONDA TAPPA: SANT TELM

la Torre di Sant Telm

Sant Telm é un piccolo centro marinaro, dotato di confortevoli alberghi e di un numero senza fine di bar e ristoranti. Nelle vicinanze si trova la Torre o Castello di Sant Telm che ha avuto in passato un altissimo valore strategico; queste coste, infatti, erano continuamente minacciate dai saccheggi dei corsari musulmani.


Un canale dell'ampiezza di 1 Km., separa la spiaggia di Sant Telm dall'isola di Dragonera che deve il suo nome ai rilievi a forma di dragone. L'isola é uno dei primi successi dei verdi maiorchini: la loro battaglia ha salvato l'isola da un nefasto progetto di urbanizzazione. Oggi Dragonera é proprietà del Consell Insular de Maiorca, é disabitata e, soprattutto non urbanizzata. Sulla punta estrema dell'isola sono visibili alcuni ruderi di Talayot che confermano l'antica presenza umana nella zona, resa possibile anche dall'esistenza di una sorgente di acqua dolce. Partendo da Sant Telm o da Paguera é possibile effettuare delle gite organizzate sull'isola.

l'isola di Dragonera


Lasciato Sant Telm, partiamo alla volta di Valldemossa.

TERZA TAPPA: VALLDEMOSSA

Valldemossa

Valldemossa si trova a 400 m. di altitudine fra mandorli, ulivi e circondata da montagne. Grazie anche alle sue temperature gradevoli ( non quest'anno ) é sempre stato un luogo prediletto dal turismo di classe e scelto come dimora da personaggi famosi come Chopin e George Sand. Già all'epoca della dominazione araba fu sede estiva dei governatori musulmani di Maiorca, dai quali proviene il suo primitivo nome di "Wadi Musa", che si trasformò in Vall de Mossa fino a diventare l'attuale Valldemossa. Il più famoso monumento artistico é il Monastero della Reale Certosa, sebbene tutta la cittadina meriti di essere visitata. La Certosa fu un antico palazzo dove Re Don Sancho, ammalato di asma, trascorse lunghi soggiorni poichè l'altitudine del luogo era benefica per la cura della sua malattia. Nell'anno 1399 Re Martino l'Umano cedette il palazzo all'ordine dei Certosini che lo convertirono in convento. Gli edifici che attualmente si possono contemplare appartengono al XVIII secolo. La chiesa della Certosa é in stile neo classico con pianta a croce latina.

La farmacia
Una cella
Il pianoforte di Chopin

Vicino al Chiostro si conserva intatta l'antica farmacia dove esistono ancora i vasi delle più insolite medicine. Nel 1835 i frati certosini furono espulsi dal convento in occasione dell'espropriazione ecclesiastica dei beni e l'edificio fu diviso e venduto a persone private. A partire da allora le celle diventarono alloggi di illustri visitatori. Ancora oggi é possibile visitare le celle dove abitarono Chopin e la sua amante Geoge Sand; di loro si conservano lettere, autografi, disegni e persino un pianoforte che gli fu inviato da Parigi.
Visto che abbiamo ancora un po' di tempo a disposizione e che Elena, fra un riposino e l'altro, sembra apprezzare la bellezza dei luoghi decidiamo di visitare anche Soller.

QUARTA TAPPA: SOLLER

Soller
Soller

Soller si trova in una valle dove aranci e altri agrumi crescono ovunque ed é proprio per questo che viene detta "città degli aranci". Caratteristica é la festa di "Ses valentes dones" ( le donne coraggiose ) nella quale gli abitanti passeggiano con un bastone e ricorda ogni anno gli avvenimenti accaduti nel 1561 di cui furono protagoniste le coraggiose Francesca e Caterina. Queste donne si opposero con un bastone di gelso ai pirati algerini che erano giunti al porto di Soller, vincendoli eroicamente. Questa fu un'epoca in cui le incursioni dei corsari arabi si succedevano costantemente, motivo per cui la vita delle città ( Andratx, Soller, Pollenca,... ) si sviluppava distante dal mare, invece di utilizzare per la loro ubicazione i meravigliosi porti naturali dell'isola. Oggi, dimenticate ormai le minacce ed i pericoli della pirateria, le cittadine si sono spinte verso il mare ed i loro porti hanno acquistato una grande vitalità. Soller é unita al suo porto da un originale tram che copre i 5 Km. che li separano. Il porto si trova in fondo ad una minuscola e riparata baia a forma quasi circolare; qui si trovano belle e moderne installazioni alberghiere, centri di svago e divertimento. Dopo una passeggiata a piedi nel cuore della città e una visita al porto, prendiamo la via del ritorno.

La nostra piccola Elena ha la febbre per un paio di giorni, nulla di grave, per fortuna, il sole splende e noi trascorriamo tranquilli gli ultimi giorni della nostra vacanza. Elena é guarita in fretta e così decidiamo di visitare Santa Ponca, visto, anche, la sua vicinanza.

QUINTA ESCURSIONE: SANTA PONCA

Panorama di Santa Ponca

A bordo di un taxi, trovato con grande difficoltà a causa della partita di calcio dei mondiali Spagna-Irlanda ( la scusa ufficiale e che non funzionavano le radio ), arriviamo a Santa Ponca e subito ci imbattiamo in tifosi irlandesi delusi, ubriachi e inviperiti per l'eliminazione della loro squadra. Santa Ponca é una bellissima cala riparata dai rigori climatici da una costa rocciosa e nel suo porto sportivo ormeggiano numerose imbarcazioni da diporto. I dintorni di Santa Ponca sono pieni di molteplici ricordi e di evocatori monumenti dei tempi passati.

Panorama di Santa Ponca

Gli storiografi raccontano che il 10 settembre 1229 Re Giacomo I, attirato da una forza indescrivibile, sbarcò con tutto il suo esercito proprio nella baia di Santa Ponca e da qui intraprese la conquista di Maiorca, sostenendo diverse battaglie contro i musulmani. La più importante di tutte fu quella sostenuta nel luogo conosciuto come "Coll de sa Batalla", dove persero la vita, due giorni dopo lo sbarco, i nobili catalani Guillelm de Montcada, visconte di Bearn e Ramon de Montcada, signore di Tortosa. Nel 1887 fu costruita una croce commemorativa per l'eroismo dimostrato dai fratelli Montcada sul campo di battaglia.

La Croce

Purtoppo é arrivato il giorno della partenza e anche questa vacanza é finita. Eravamo partiti con mille paure: Elena starà bene? Mangerà? Dormirà? Farà la brava o ci farà impazzire?... e invece tutto é andato per il meglio. I giorni sono volati, abbiamo goduto del bel mare ma anche visto tanti posti interessanti. Per noi sarà certamente una vacanza indimenticabile, la prima con la nostra piccola Elena e per lei?...


La piscina
amici


io dico che... ...e per me? Non so se quando sarò grande mi ricorderò qualcosa, ma ora come ora posso dire di essermi divertita, visto che tutti mi hanno trattato bene e continuavano a sorridermi, che mi sono trovata il fidanzato e che é stata la mia prima esperienza lontana da casa. Però ancora adesso mi chiedo perchè mamma e papà insistevano tanto a farmi toccare la sabbia, l'acqua fredda sia del mare che della piscina e a riempirmi di creme, cremine e cremette quando io non volevo. E' meglio che imparo a parlare presto così forse mi capiscono...

Per ulteriori informazioni su Maiorca, visitate anche Maiorca sud-orientale.

ciao ciao

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