Godega Sant'Urbano
Il Comitato Levada è pronto a piantare cinquemila alberi.
E' questo l'impegno assunto dal gruppo che da tempo si oppone
alla realizzazione del casello di Pianzano dell'A28 . Una specie di "pegno" in
caso di vittoria, visto che il prossimo 1 marzo il Tar sarà
chiamato a pronunciarsi sul ricorso fatto dai proprietari
delle terre sulle quali dovrebbe sorgere il casello.
"In marzo - spiega il portavoce del Comitato Pietro Pin -
avremo il primo incontro con il giudice e speriamo sia anche
l'ultimo. Come Comitato abbiamo pensato di fare qualcosa di
concreto nel caso il tutto vada a buon fine. Ricostruiremo le
siepi dove c'erano un tempo e rinfoltiremo quelle esistenti.
In più il 6 ottobre riproporremo la Festa dei Palù e in quel
giorno pianteremo una siepe".
Serviranno dalle quattromila alle cinquemila piante per
portare a termine il progetto del Comitato Levada. Non saranno
piantagioni monotematiche, ma verranno utilizzati alberi
tipici della zona quali ontano, platano, nocciolo. A dare una
mano si è impegnato anche il Wwf.
"Diversi sono gli agricoltori - continua Pin - che hanno
aderito alla proposta, ma a questi potrebbero aggiungersene
altri. Oggi dobbiamo difendere il nostro terreno e la nostra
salute. Cinquemila alberi non saranno tanti, ma ricostruiremo
le siepi per far ripartire questo messaggio non solo
culturale, ma anche economico.
La Comunità Europea sempre più va a finanziare progetti di
recupero ambientale, rispetto alla produzione delle varie
colture".
Ma a questa iniziativa si aggiungono altri obiettivi per il
Comitato Levada che dopo la recentemente petizione, inviata al
presidente del parlamento europeo e al mediatore europeo,
intende continuare a percorrere la via verso la Comunità
Europea. "Se necessario - conclude Pin - andremo in tribunale
a Bruxelles. Vogliamo andare fino in fondo e non lasciare
nulla di intentato. Se dovremo perdere ci dispiace, ma lo
faremo lottando fino all'ultimo".
Gerda De Nardi