Treviso
Da una parte l'esercito dei legali messi in campo dalle
istituzioni interessate ad un rapido completamento
dell'autostrada A28
(Avvocatura dello Stato e della Regione, legali della
Provincia e di Autovie); dall'altro gli avvocati del Wwf e del
Comitato di Levada. Per un'ora e mezza, davanti al Tribunale
Amministrativo Regionale, ieri mattina è stata battaglia; nei
prossimi giorni il Tar comunicherà se effettivamente, come
chiedono gli ambientalisti, la Conferenza dei servizi che
diede via libera al penultimo lotto dell'autostrada infinita
(il 28) va rifatta per l'assenza del Ministero dei Beni
Culturali, misteriosamente non invitato. «I nostri legali -
spiega il presidente della Provincia Zaia - hanno fatto
presente che dei privati non possono arrogarsi il diritto di
dire qual'è l'interesse pubblico. Gli enti pubblici hanno
fatto una sintesi e c'è condivisione unanime sul tracciato
storico, che è la migliore soluzione possibile. E poi deve
essere il territorio attraverso le sue istituzioni a decidere,
non un tribunale».
Ma Wwf e Comitato Levada sono fiduciosi. «La controparte -
spiega Luigino Ghedin del Wwf Veneto - ha detto che il Wwf non
è legittimato ad intervenire in casi come questo, ma noi dal
1984 abbiamo prodotto 98 ricorsi al Tar e non siamo mai stati
estromessi». Dal canto suo Pietro Pin del Comitato Levada
prevede una vittoria degli
ambientalisti.