|
|
|
|
In
attesa di completare l’asse verso Conegliano, Autovie Venete
si appresta ad apportare significative modifiche al tratto
veneziano |
A28, il pedaggio si pagherà in Friuli
|
Restano comunque i timori per l’intasamento della
Statale 251, che passa nel centro di Cinto
Caomaggiore |
|
Portogruaro
Veneto orientale "risparmiato" dal pedaggio autostradale.
Ma per andare a Pordenone bisognerà pagare 1800 lire. Con lo
"sblocco" dei primi nove chilometri ed il prolungamento della
A28 nel tratto
Sacile-Conegliano torna di scena nel Portogruarese l'incognita
del pedaggio. Sulla questione è intervenuto ieri l'assessore
regionale ai trasporti del Friuli, Walter Santarossa, che in
quanto rappresentante del capitale della Regione è anche
l'azionista di riferimento di Autovie Venete. Per il Veneto
Orientale, all'interno dei piani di Autovie ci sarebbero
interessanti novità che, qualora confermate, andrebbero a
cambiare integralmente l'assetto dell'importante arteria che è
il principale tratto di collegamento fra il Portogruarese e la
provincia Pordenone. Tolti gli ostacoli del ministero
dell'Ambiente alla realizzazione del lotto 29 (ed individuato
il nuovo tracciato con lo spostamento dell'autostrada a nord
della tratta Venezia-Udine) la società con sede a Palmanova
sta ora definendo gli scenari della parte iniziale
dell'autostrada, quella che si innesta in Veneto da Gruaro
dopo aver tagliato in due la provincia di Pordenone. "Per ora
non è prevista l'applicazione di nessun pedaggio - ha
puntualizzato Santarossa - almeno finchè il tracciato non sarà
completato con i lotti 28 e 29, il secondo dei quali prevede
una spesa di 85 miliardi. Dopo che l'intervento sarà
completato però il pedaggio non potrà essere risparmiato anche
se per il Portogruarese, in base alle ipotesi odierne
sull'applicazione, non sarà interessato da questo balzello".
Il progetto su cui Santarossa sta lavorando assieme al
Friuli in un'ipotesi che sarà sottoposta all'assessore
regionale ai trasporti del Veneto, prevede lo spostamento
della barriera autostradale di Portogruaro addirittura a
Cimpello, in corrispondenza con l'innesto della
Cimpello-Sequals, la direttissima che collega la Bassa
pordenonese allo Spilimberghese. Questa decisione avrebbe in
sostanza due risultati. L'eliminazione del sistema del
previsto casello di Portogruaro (dove rimarrebbe l'uscita
della A4) e comporterebbe di conseguenza l'eliminazione degli
svincoli di Sesto al Reghena (uscita di Cinto Caomaggiore) e
di Azzano Decimo. In questo modo per i portogruaresi l'unica
possibilità di entrare nella A28 , a parte Portogruaro,
diventerebbe lo svincolo di Villotta, facilmente raggiungibile
da Pramaggiore e Cinto Caomaggiore, ma comunque già in
territorio friulano. Insomma una rivoluzione per l'offerta
trasportistica locale che andrebbe a modificare non di poco le
normali abitudini degli automobilisti del Veneto Orientale. In
tutti i casi l'esclusione del pedaggio nel territorio del
Veneto Orientale non andrebbe a risolvere alcun problema per i
residenti visto che pochi hanno un effettivo interesse ad
entrare sulla A28 a
Portogruaro per uscire dallo svincolo di Villotta ad Azzano, e
per questo le conseguenze maggiori dall'introduzione del
pagamento potrebbero essere una ulteriore congestione della
statale 251 che taglia il centro di Cinto Caomaggiore. In
tutti i casi, assicurano dal Friuli, saranno previste
particolari convenzioni rivolte ai camionisti per consentire
il drenaggio del traffico pesante dalle strade comunali. In
base alle prospettive il pedaggio dell'intero tratto a
pagamento dovrebbe aggirarsi su circa 1800 lire.
Luigi Zanin |
|
| |