NAZIONALE BASSANO BELLUNO FRIULI PADOVA
PORDENONE ROVIGO TREVISO VENEZIA VICENZA
Prima Pagina
Formato Grafico
Edizione odierna
Prima Pagina
Castelfranco
Conegliano
Mogliano
Montebelluna
Oderzo Motta Quartier Del Piav
Spettacoli & Cultura
Sport
Treviso
Treviso Agenda
Treviso Nord
Vittorio Veneto
Archivio arretrati
Ricerca
Rubriche
Meteo
Oroscopo
Bioritmi
Informazioni
Il Gazzettino oggi
La storia
Le redazioni
La pubblicita'
AltaVista
 Find this:
 
 
Martedì, 6 Marzo 2001

LA RIVINCITA DI ZAIA
«I tracciati delle strade non si decidono a palazzo di giustizia»
Treviso

«Il ricorso al Tar è un principio democratico intoccabile ma se dopo la sentenza sfavorevole il Wwf si appellerà anche al Consiglio di Stato interpreterò questo atto come la volontà di boicottare la realizzazione di un'opera pubblica». Luca Zaia, presidente della Provincia, non va per il sottile nel commentare la sentenza del Tar che respinge il ricorso del Wwf sul lotto 28, nove chilometri di autostrada fra Godega Sant'Urbano e San Vendemiano. Zaia è un fiume in piena. E non potrebbe essere altrimenti, perchè sul tavolo delle realizzazione del tratto trevigiano dell'A28 si è giocato una buona fetta della sua credibilità di amministratore: «Il discorso a questo punto è chiuso. E non ce ne frega più niente che il tracciato vada più o meno bene al ministero dei Beni culturali». Il presidente della Provincia sottolinea l'importanza della sentenza che di fatto dovrebbe sancire l'apertura del cantiere: «E' la prima volta che comuni, Provincia, Regione e Stato si presentano compatti contro un ricorso presentato dal Wwf, associazione privata che non rappresenta gli interessi collettivi, a differenza degli enti pubblici».

Zaia riassume così il pericolo scampato: «Se il Wwf avesse vinto sarebbe passato il principio che i tracciati delle strade si decidono nei tribunali e non nelle sedi amministrative».

Il presidente ha il dente avvelenato ed è pronto a presentare il conto: «Ho dato mandato ai nostri legali di valutare se sia il caso di citare il Wwf per i danni causati alla collettività per il blocco dei lavori».

L'avvocato Franco Botteon, dell'ufficio legale della Provincia, conclude la riassumendo la linea che ha portato al successo: «Dal punto di vista tecnico abbiamo provato come tutta l'istruttoria sia stata eseguita correttamente, seguendo i passaggi previsti. Da quello politico abbiamo invece documentato che quel tracciato è stato accettato da tutte le realtà interessate».

E il Wwf? Luigino Ghedin, responsabile del settore territorio liquida la questione con poche, ma significative, parole: «E' una battaglia che portiamo avanti da 20 anni. Figuriamoci se ci fermeremo davanti a una sentenza contraria alle nostre aspettative. Vedremo se un altro giudizio amministrativo potrà essere diverso da quello veneto. Strano però che in mezza giornata lavorativa sia stato emessa una sentenza per la quale normalmente ci vuole un mese o due». Vale a dire: la battaglia continua.

Antonello Calia


Edizione del 6/3 : I II III IV V VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX

Edizione Odierna : I II III V VI VII IX XI XII XIII XVII XIX XX XXI XXIII XXV XXVI XXVII


Nazionale Bassano Belluno Friuli Padova Pordenone Rovigo Treviso Venezia Vicenza
Il Gazzettino oggi La storia Le redazioni La pubblicità

Il Gazzettino On Line 1999 - Informazioni sul sito