Conegliano
Un gruppo di lavoro incaricato di dar vita in tempi
alquanto brevi a una proposta progettuale unitaria di
viabilità con lo scopo dichiarato di ultimare la "grande
incompiuta" del Nordest: l'autostrada A 28 nel tratto fra
Sacile e Conegliano. È quanto è stato stabilito ieri mattina a
Treviso nel corso di un vertice fra i presidenti delle
Province di Pordenone, Elio De Anna, e di Treviso, Luca Zaia,
affiancati dai rispettivi vice Corrado Della Mattia e Fabio
Gazzabin.
Il progetto che il gruppo di lavoro è chiamato a elaborare
dovrà dar corpo a «un modello per i territori delle due
province», qualcosa di funzionale sia sotto il profilo
produttivo (vedi innanzitutto i distretti industriali del
mobile) che per ottenere, finalmente, un decongestionamento
dei centri abitati, gravati da una mole di traffico da anni
insostenibile. Intanto la Provincia di Treviso è pronta a
difendere l'A28 anche in
Consiglio di Stato. Proprio ieri infatti è stato affidato
all'avvocato Bruno Barel l'incarico di predisporre quanto
necessario al fine di contrapporsi all'eventuale azione del
Wwf. «Tutti gli enti pubblici - spiega l'avvocato artefice
della vittoria per conto della Provincia di Treviso - hanno
condiviso la scelta strategica per il Nord Est e per il suo
sviluppo. Siamo convinti che non spetti ai giudici entrare nel
merito di scelte del genere e siamo a difenderle con validi
argomenti anche davanti al Consiglio di
Stato».