Godega Sant'Urbano
Il Comitato Levada è pronto a far ricorso al Consiglio di
Stato. Come il Wwf, anche il gruppo formato da cittadini che
si oppongono alla costruzione del Casello di Pianzano, ha
deciso ad appellarsi ad un ulteriore giudizio amministrativo,
in seguito alla bocciatura da parte del Tar del proprio
ricorso.
"La decisione data del Tribunale amministrativo - spiega
Pietro Pin, portavoce del comitato Levada - sembra quella di
un politico. Mi chiedo come abbia fatto il giudice in quattro
ore ad esaminare attentamente i quintali di carte che avevano
a disposizione. Tuttavia siamo fiduciosi e andiamo avanti
convinti che prima o poi la verità verrà a galla".
A dare maggior fiducia al Comitato stesso è anche il
recente pronunciamento della Soprintendenza per i beni
ambientali e architettonici del Veneto la quale ha dato il
proprio parere favorevole, in merito al lotto 28, ad uno dei
quattro tracciati proposti, vale a dire quello che corre
parallelo alla ferrovia. "Per la prima volta dopo diciotto
anni - spiega Pin - la Sovrintendenza ha approvato un
progetto. Decade così il fatto che questo organo abbia in
passato sempre detto di no a tutte le diverse soluzioni. Ora
un tracciato che va bene anche alla Sovrintendenza c'è".
Altro punto sul quale il Comitato Levada vigilerà, sarà la
realizzazione contestuale, nel caso in cui dovesse essere dato
il via ai lavori, del casello e della bretella.
"Vogliamo che venga rispettato quanto sottoscritto dal
commissario Mandò nel decreto sbloccacantieri. Non deve essere
costruito prima il casello e poi la bretella, ma tutti e due
insieme. Per questo è necessario che venga presentato
contestualmente anche il piano finanziario. Siamo pronti a far
battaglia se dovessimo vedere le ruspe in funzione prima
dell'approvazione di entrambe le opere".
Gerda De Nardi