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Venerdì, 9 Marzo 2001

Adottata la stessa scelta del Wwf
A28, comitato Levada al Consiglio di Stato
«Decisione sospetta del Tar»
Godega Sant'Urbano

Il Comitato Levada è pronto a far ricorso al Consiglio di Stato. Come il Wwf, anche il gruppo formato da cittadini che si oppongono alla costruzione del Casello di Pianzano, ha deciso ad appellarsi ad un ulteriore giudizio amministrativo, in seguito alla bocciatura da parte del Tar del proprio ricorso.

"La decisione data del Tribunale amministrativo - spiega Pietro Pin, portavoce del comitato Levada - sembra quella di un politico. Mi chiedo come abbia fatto il giudice in quattro ore ad esaminare attentamente i quintali di carte che avevano a disposizione. Tuttavia siamo fiduciosi e andiamo avanti convinti che prima o poi la verità verrà a galla".

A dare maggior fiducia al Comitato stesso è anche il recente pronunciamento della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Veneto la quale ha dato il proprio parere favorevole, in merito al lotto 28, ad uno dei quattro tracciati proposti, vale a dire quello che corre parallelo alla ferrovia. "Per la prima volta dopo diciotto anni - spiega Pin - la Sovrintendenza ha approvato un progetto. Decade così il fatto che questo organo abbia in passato sempre detto di no a tutte le diverse soluzioni. Ora un tracciato che va bene anche alla Sovrintendenza c'è".

Altro punto sul quale il Comitato Levada vigilerà, sarà la realizzazione contestuale, nel caso in cui dovesse essere dato il via ai lavori, del casello e della bretella.

"Vogliamo che venga rispettato quanto sottoscritto dal commissario Mandò nel decreto sbloccacantieri. Non deve essere costruito prima il casello e poi la bretella, ma tutti e due insieme. Per questo è necessario che venga presentato contestualmente anche il piano finanziario. Siamo pronti a far battaglia se dovessimo vedere le ruspe in funzione prima dell'approvazione di entrambe le opere".

Gerda De Nardi


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