|
|
|
|
I
sindacati agricoli: «Pronti al blocco se Autovie non tratta»
|
E adesso per l'A28 c'è la grana degli
espropri |
|
|
Conegliano
Ora che stanno per partire le ruspe, il tracciato
dell'A28 rischia di essere
sbarrato dai trattori. La questione espropri è infatti
l'ultima mina vagante (in ordine di tempo) per l'autostrada
infinita: i coltivatori diretti infatti sono sul piede di
guerra per l'atteggiamento di chiusura della società
concessionaria verso le richieste del mondo agricolo. E' stata
la Cia a far sentire in maniera più dura la propria voce, ma
Coldiretti e Unione Agricoltori sono schierati sulla stessa
linea. Nel mirino c'è Autovie, la società concessionaria che a
giorni affiderà i lavori dei nove chilometri del lotto 28,
colpevole a detta dei sindacati agricoli di non tenere in
considerazione i problemi di chi subisce l'esproprio. «Autovie
si nasconde dietro un'interpretazione minimalista della legge
- spiega il presidente provinciale della Cia Feston - nel
senso che vuol pagare quello che è previsto dalla legge come
base minima per l'esproprio, e non tiene conto che
l'intervento di esproprio determina danni nel presente e nel
futuro che vanno dalla privazione delle proprietà alla
instaurazione di vere e proprie servitù, alle limitazioni
delle libertà di edificabilità e di coltivazione, per non
parlare di rumori e quant'altro. O diciamo ai nostri associati
di non aderire in blocco alle proposte e intasiamo la
commissione provinciale espropri, oppure si trova un accordo
di metodo per determinare le indennità». Le organizzazioni
agricole ricordano l'accordo sulle modalità degli espropri
firmato nel febbraio scorso in Regione, a tutto'oggi ignorato
da Autovie. «A mali estremi estremi rimedi - ribadisce Feston
- se occorre metteremo i trattori davanti alle ruspe». La
mediazione della Provincia sarà decisiva: l'assessore Fabio
Gazzabin - al quale le associazioni riconoscono impegno e
sensibilità al problema - ha incontrato venerdì i
rappresentanti degli agricoltori e presto convocherà Autovie
per cercare una soluzione.
Tiziano
Graziottin |
|
| |